Zelbio Cult: Edoardo Erba racconta una storia d’amore, di fughe e integrazione.

19 agosto 2020 | 08:34
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Zelbio Cult: Edoardo Erba racconta una storia d’amore, di fughe e integrazione.

EVENTO ANNULLATO

Nel penultimo appuntamento della stagione 2020 Zelbio Cult avrebbe dovuto ospitare Stefano Feltri, noto giornalista da maggio direttore del nuovo quotidiano “Domani” il cui lancio è previsto per i primi di settembre. Proprio per impegni dovuti a questo importante esordio, Feltri non potrà essere a Zelbio sabato 22 agosto e si scusa con gli organizzatori e con il pubblico.

Ma, spostandosi dai temi economici cari al neo direttore di “Domani”, a quelli più legati al teatro e alla letteratura, al suo posto, sarà ospite Edoardo Erba con il suo recente romanzo “Ami” (Mondadori). Sul palco, l’intervista di Armando Besio sarà alternata con la lettura di brani del romanzo “Ami” di Maria Amelia Monti.

Edoardo Erba è drammaturgo e regista. I suoi lavori comprendono oltre trenta titoli, molti dei quali sono stati successi della scena italiana e internazionale. Maratona di New York è il suo lavoro teatrale più conosciuto, tradotto in 17 lingue e messo in scena in tutto il mondo. Altri suoi scritti teatrali noto sono Muratori e Margherita e il Gallo. Ha tradotto l’intero repertorio teatrale di Agata Christie pubblicato da Mondadori. Per la radio e la televisione, Erba ha scritto fiction, sit com e varietà. É docente di Scrittura per la Scena all’Università di Pavia e patron per l’Italia al Theatre Biennial of Staatstheater Wiesbaden.
Edoardo Erba, al suo primo romanzo, racconta la storia di una giovane marocchina, che si innamora a 14 anni di un ragazzo, che la lascia incinta e sola. Amina, questo è il nome della protagonista, affronta varie, terribili prove dopo aver dato alla luce Majid, fino a giungere in Europa.

La nascita della trama viene raccontata così dall’autore: “Dopo l’attentato a Charlie Hebdo nel 2015 mi sono ritrovato ad avere dei pensieri di risentimento e di odio contro gli islamici. Contro tutti gli islamici. Sapevo che erano pensieri sbagliati, che era proprio quello che i terroristi volevano ottenere e mi sono detto: l’unico modo che hai per rovesciarli è entrare nel cuore di un islamico”.

Attraverso gli occhi di una giovane donna, Erba racconta il mondo da una prospettiva diversa: un punto di partenza difficile ma tanto utile quanto efficace. La narrativa ci dimostra anche qui di poter diventare una chiave di lettura per comprendere, per imparare e conoscere un mondo lontano da noi e un antidoto al veleno dei pregiudizi.
Edoardo Erba racconta con originalità e leggerezza una vicenda attualissima, di grande coraggio e umanità, che diverte, avvince, commuove e, spazzando ogni pregiudizio, arriva diretta al cuore.

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