LongLake Lugano: il festival rende omaggio a tre grandi della musica italiana

Il LongLake Festival Lugano si avvia alla conclusione, ma appuntameti attesi e belle sorprese non mancano, questa settimana, ad esempio, in Piazza Manzoni sono in programma tre grandi concerti omaggio a Mia Martini, Luigi Tenco e Enzo Janacci, e, a metà tra musica e letteratura, una serata speciale con protagonista il cantautore Francesco Motta. Tutti gli eventi del festival luganese sono gratuiti e il distanziamento viene costantemente garantito mantenendo 1,5 metri di distanza tra i posti a sedere.
Gli omaggi a tre grandi della musica italiana iniziano giovedì 10 settembre con il concerto dedicato a Mia Martini “Se non canto non vivo” (ore 20:30). Alla voce e ai racconti della storia di questa artista immensa, Stephanie Océan Ghizzoni. Uno spettacolo elevato, dai toni composti e rispettosi, riconosciuto soprattutto per l’interpretazione profonda, fatta di smisurata dolcezza e candida poesia degno di lei, Mimì.
Il progetto nasce nel gennaio del 2019 con al centro Stephanie, già nota cantante blues di grande sensibilità carisma ed empatia che, nel nome dell’amore per Mimì e per le numerose cose che la legano a lei, in termini artistici ed umani e di esperienze di vita affini, intraprende un vero e proprio viaggio nell’anima della regina indiscussa della musica italiana, attraverso 16 canzoni che ben ne rappresentano la vita, le gioie i dolori e gli amori. “Se non canto non vivo” è anche un cd a nome di Stephanie Océan Ghizzoni
Stephanie Océan Ghizzoni, voce
Marco Pasetto, clarinetto,clarinetto basso, sax soprano, ocarina
Daniele Rotunno, pianoforte
Anna Pasetto, violino

Sabato 12 alle 21:30, sempre in piazza Manzoni, ecco Ginevra di Marco con il suo nuovo concerto dal titolo “Quello che conta”, tratto dall’ultimo album omonimo. Un viaggio attraverso i capolavori di uno dei maestri della musica italiana, Luigi Tenco, intrapreso da una delle voci italiane più intense e emozionanti. Le canzoni immortali di Tenco con le splendide melodie e le partiture originali degli archi appositamente riscritte per questo progetto, rivivono nella voce inconfondibile di Ginevra e nella sensibilità di musicisti che da sempre sanno regalare arrangiamenti carichi di personalità e di carattere.
Ginevra di Marco – voce
Francesco Magnelli – pianoforte e magnellophoni
Andrea Salvadori – chitarre, tzouras e loop
Chiude la settimana, domenica 13 settembre alle 20:30, ancora in piazza Manzoni, la P&M Pastori & Muto Band e il suo omaggio in musica “Quando un musicista ride. Le canzoni di Enzo Jannacci”.
Carlo Pastori, attore e musicista, autore di canzoni per bambini, fondatore del Teatro d’artificio e di ShowMustGoOn. Ha fatto parte del cast di Zelig dal 2000 al 2003. Walter Muto, musicista, la chitarra è il suo strumento. Ha collaborato con il CPM di Milano come insegnante e coadiutore di Franco Mussida. Conduce un’intensa attività live con diversi gruppi, allestendo con Luciano Gentile e la John Stanson Band, una serie di spettacoli monografici sulla storia del rock.

Sempre nella penultima settimana di festival, venerdì 11, un appuntamento particolare, a cavallo tra l’intervista e l’incontro, con momenti di canzoni live in acustico: la presentazione del libro Vivere la musica del cantautore Francesco Motta (ore 21:00, Piazza Manzoni). Vivere la musica è un manuale sentimentale per mettere a nudo le nostre emozioni attraverso note e parole, e un manifesto poetico per riscoprire la vera bellezza della musica, per tornare ad ascoltarla con le orecchie, il cuore e lo stupore di un bambino. In questo incontro, moderato da Gianluca Verga, giornalista RSI, Motta ci racconta che cosa significa vivere con la musica