Lago di Como: cinque ristoranti “sopra l’acqua” – alto lago






Dieci ristoranti con tavoli direttamente sul lago li abbiamo individuati nel basso Lario, cinque su ramo lecchese e altricinque in quello comasco, ora ci spostiamo in alto lago per altri cinque locali pieds dans l’eau, con i piedi nell’acqua. Anche questa volta le scelte le abbiamo fatte solo in riferimento alla contiguità dei locali con il lago e le nostre indicazioni non vogliono essere recensioni sulla qualità dei ristoranti. Dunque preparatevi a gustare pranzi e cene a “filo d’acqua” certi che chi dirige una trattoria o un ristorante in posizioni così privilegiate, le valorizzerà con menù altrettanto unici,

Iniziamo da una delle cittadine lariane più conosciute al mondo e amate: Menaggio. Direttamente sulle rive del lago di Como, il Ristorante Del Porto si trova a due passi dal centro storico e all’inizio del lungolago. La terrazza esterna si affaccia verso il promontorio di Bellagio e offre una vista unica. La cucina, diretta da Roby Longa, punta su proposte creative, realizzate utilizzando principalmente le materie prime del territorio, il pesce del lago e gli ingredienti autoctoni.

Al menù “Qualcosa di Speciale”, si affiancano il menù “Made in Italy” con i piatti della tradizione italiana, quello “My Deer” interamente dedicato alla selvaggina e la lista “Bistrot “per chi vuole mangiare qualcosa di veloce. Uno dei must eat al ristorante Del Porto è l’uovo croccante firmato dallo chef Roby Longa che, da bravo valtellinese, preparerà tagliolini col bitto e la pesteda, l’insaporitore di Grosio con quel mix di erbe che dona un aroma particolare ai piatti. L’indirizzo per provarlo è via IV Novembre 19, telefono 334 367 5788

Lasciando il lago per la valle alle spalle di Menaggio, si sale alla frazione di Loveno e qui si potranno visitare le ottocentesche Villa Vigoni Mylius e Villa Garovaglio Ricci, due dimore attigue circondate da un grandissimo parco nel quale ci sono rustici e altri edifici. Questo è un piccolo angolo di Germania sul lago, fu infatti nel febbraio 1983 che don Ignazio Vigoni Medici di Marignano, ultimo discendente di una prestigiosa famiglia italo-tedesca senza eredi diretti, lasciò in legato testamentario alla Repubblica Federale di Germania le sue proprietà di Loveno di Menaggio. In questo luogo Italia e Germania si impegnavano a costituire e finanziare un centro di studi e incontri, naque l’ associazione Villa Vigoni allo scopo di sostenere le relazioni italo-tedesche nell’ambito della ricerca scientifica, dell’istruzione superiore e della cultura con l’organizzazione convegni scientifici, incontri di attualità politica, seminari per dottorandi, dibattiti tra giornalisti italiani e tedeschi, tavole rotonde fra esperti dell’economia. Lo stupendo paesaggio, la bellezza e l’eleganza degli edifici, la storia delle famiglie che li hanno abitati, l’importanza e la varietà delle raccolte d’arte rendono questo centro uno dei più affascinanti d’Europa. Il parco di Villa Mylius-Vigoni è visitabile ogni giovedì alle ore 14.30.

Continuando la ricerca dei ristoranti “a pelo d’acqua” seguiamo il Lario fino a San Siro, in località Acquaseria ecco il ristorante pizzeriaCreme Caramel (via Molino Nuovo tel. 0344 50356). Qui occorre fare attenzione a non finire nel lago quando ci si alza dal tavolo, scherzi a parte, i tavolini sono posti direttamente sulla spiaggetta in mezzo alle barche tirate in secca e, davanti agli occhi di chi pranza, si apre una splendida vista sul vicino borgo di Rezzonico e sull’alto Lario. L’ambiente è semplice e la cucina buona e generosa, dalle pizze al risotto con il pesce. Questa piccola gemma nascosta (dalla statale Regina non si vede), ha parcheggio privato e possibilità di attracco barche.

A Rezzonico sorge il castello, segno tangibile del borgo fortificato che si affaccia sul lago di Como. Costruito nel Trecento dai conti Della Torre il castello di Rezzonico è un castello recinto, simile per tipologia al castello di Corenno Plinio nel comune di Dervio dall’altra parte del lago. Anticamente occupava un’area di circa duemila metri quadrati e dentro le sue mura vi erano abitazioni e la torre principale. Non si trattava di un castello principesco come nelle fiaba, ma di un’importante opera di fortificazione.

La famiglia Della Torre, proprietaria del castello, è una famiglia con una lunga dinastia, attualmente il castello è di proprieà di una famiglia francese che lo acquistò più di un secolo fa, non è pertanto visitabile al suo interno salvo in occasione di visite guidate, però è possibile passeggiare tra le viuzze e scalinate del borgo e sulla spiaggia Santa Maria Rezzonico ai piedi del castello.

Nella nostra risalita lungo la costa occidentale del lago di Como fermiamoci a Pianello del Lario per uno dei ristoranti più pieds dans l’eau di tutto il Lario. Direttamente sulla spiaggia il Laguna Beach ha non solo una grande terrazza, ma anche un dehor su palafitta in legno dove una decina di tavoli sono, letteralmente, sopra il lago. Il menù che offre è molto di terra e di mare, poco di lago, ma non si può avere tutto. Ci sono anche le pizze e, dopo l’amaro, si può fare una passeggiata direttamente a lago per un paio di chilometri, tornando verso Cremia o andando avanti fino a Musso. L’indirizzo del Laguna Beach è Pianello del Lario frazione Calozzo, telefono 0344 86315

Se siete da quelle parti nel fine settimana, non potete mancare di visitare il Museo della Barca Lariana di Pianello aperto venerdì, sabato e domenica dalle 14 alle 18. All’interno di una filanda ottocentesca in via Regina, il museo raccoglie imbarcazioni e oggetti legati alla storia della navigazione sul Lago di Como. Lo spazio è studiato per esporre un patrimonio unico di circa 450 imbarcazioni tra barche a vela, motoscafi fuoribordo ed entrobordo, gondole, imbarcazioni tipiche lariane, motoscafi da corsa, vele, inoltre reti, remi, motori e altro materiale nautico, tutto rigorosamente d’epoca e originale.

Il museo custodisce pezzi unici come la più antica gondola con felze al mondo perfettamente conservata; il Laura I° Abbate, primo scafo ad infrangere la barriera dei 200 km/h; la barca a vela Merope di Agostino Straulino, medaglia d’oro a Helsinki nel 1952. Attualmente l’ingresso al museo è gratuito.

Quando sei a Domaso sei quasi arrivato al limite nord del lago, il paese è uno dei più vivaci di tutto il Lario con i suoi numerosi campeggi frequentatissimi da turisti stranieri. Qui, affacciato sul lago con un’ampia terrazza in parte vetrata c’è Ajò (via Regina 41, tel. 346.366 8188); dimenticatevi la tipica trattoria di lago, ma anche la definizione di ristorante non calza bene perchè Ajò è semplicemente Ajò come riporta il sito. A ben guardare anche il lago di Como c’entra poco perchè la filosofia dei proprietari è ispirata alla Sardegna. Ajò è un termine usato dai Sardi e sta a significare parecchie cose, traducibile letteralmente con andiamo! E qui si va con gli amici per un aperitivo o in buona compagnia per una stuzzicante cena romantica, Veronica e Oreste, innamorati della Sardegna, hanno creato a Domaso un posto diverso e nel suo piccolo unico, dove l’ospitalità e l’accoglienza trovano il suo essere in sfiziosità culinarie sempre diverse che mixano il lago con la Sardegna e con l’America e, a volte, lasciano spazio ad appassionanti serate a tema.

Proseguendo oltre Domaso si arriva dove il Lario lascia il posto al verde della zona umida del Pian di Spagna, la meta ideale per chi ama le attività all’aperto. L’ area della Riserva Naturale Pian di Spagna, comprende le zone tra Sorico e i laghetti di Dascio e Mezzola, inoltre è solcata dai fiumi Mera e Adda, la riserva riveste una particolare importanza sotto l’aspetto paesaggistico e naturalistico: terraferma, laghi e fiumi creano un ecosistema unico in cui troviamo una ricca varietà di flora e fauna, tipica degli ambienti umidi e lacustri.

Gli amanti del birdwatching rimarranno incantati dalla varietà faunistica, aironi, germani reali, cigni, svassi, folaghe, qualche rara anatra di mare sono solo alcuni degli splendidi esemplari che è possibile osservare. Molti gli itinerari da percorrere in bici o a piedi, chi ama il brivido e il vento può cimentarsi con il kite surf

Per l’ultimo ristorante “piedi nell’acqua” che segnaliamo, occorre trasferirsi sulla sponda lecchese, a Bellano c’è l’hotel Meridiana con il suo ristorante Fork&Wine sul terrazzo a lago che può essere chiuso con vetrate senza nulla togliere allo spettacolo naturale che si para davanti agli occhi dei commensali. In un ambiente raffinato, ma non formale, si servono ottimi piatti preparati dal team di cucina guidato da Claudio Vecchiato che combina la passione con idee fresche ripercorrendo la storia della nostra regione. Di assoluto livello sono i suoi famosissimi risotti che fanno del ristorante il punto di riferimento su tutto il lago per questo splendido piatto nelle sue varie combinazioni. Per provarli via Carlo Alberto 19, telefono 0341 821126

Bellano è famoso per l’Orrido, la cascata che cade spumeggiante in uno stretto canyon, e per le storie narrate da Andrea Vitali nei suoi libri. Il paese rivierasco è davvero un insieme di storia, bellezza naturale e cultura che le ha permesso di vincere il premio Bandiera Arancione del Touring Club, il certificato di eccellenza dedicato ai borghi “a misura d’uomo”.

Situato alle spalle di Bellano, in località Lezzeno, il Santuario della Madonna di Lezzeno domina il paese e il Lago di Como. La leggenda narra che il 6 agosto del 1688, un contadino del posto passò davanti a una cappella votiva, che raffigurava la Madonna e cominciò a recitare l’Ave Maria. Fino a quando si accorse che l’immagine di Maria piangeva lacrime di sangue. Due anni dopo, il 6 agosto 1690, venne posata la prima pietra del Santuario, nel quale, in una nicchia sopra l’altare, è collocato il tondo in gesso con l’immagine di Maria. Dietro gli altari, si trova una ricca collezione di ex-voto.
Con questi cinque scelti in alto Lario, termina la piccola guida dei ristoranti pieds dans l’eau sul lago. Ci teniamo a precisare che ce ne sono molti altri che meritano i vostri pranzi e cene e che le nostre scelte sono dettate dalla voglia di raccontare i paesi e le bellezze del nostro lago che da quella di ergerci a critici gastronomici. Buon appetito