Como e dintorni, cinque luoghi speciali dove vedere l’alba

Da Brunate al Cornizzolo, passando per il Monte Crocione, Pusiano e Argegno, cinque luoghi magici dove ammirare l’alba e scattare fotografie mozzafiato
Alba. Romantica e suggestiva, rosa e arancione, banco di prova di fotografi professionisti e appassionati, sfondo per gli innamorati, occasione contemplativa per i mattinieri. Se vi piace svegliarvi presto, amate questo particolare momento della giornata e non volete perdere tutti i suoi colori, CiaoComo vi suggerisce cinque luoghi sul territorio in cui l’alba regala davvero il meglio di sé.

Lago di Pusiano
È una vera e propria tavolozza di colori (come in queste bellissime immagini del fotografo Roberto Brenna pubblicate su lecconotizie.com), quella che si può osservare dalle sponde del lago di Pusiano, situato nel Parco della Valle del Lambro e alimentato dal fiume omonimo, che a monte prende il nome di Lambrone. Il lago, di origine glaciale, con una superficie di 5.2 Km² e una profondità massima di 27 m, ricorre nelle opere di numerosi artisti come Parini, Monti, Porta, Manzoni, Stendhal e il pittore Segantini, che ne descrissero la bellezza. Al suo interno si trova la piccola Isola dei Cipressi, di proprietà privata, che ospita una villa privata circondata da una splendida vegetazione e da molti animali, come scoiattoli, cigni, germani e canguri. Raggiungibile col battello dal molo di Bosisio, l’isola é visitabile solo in alcuni periodi dell’anno, su prenotazione.
Il consiglio furbo: dopo l’alba, fermatevi a fare colazione in uno dei bar che si trovano sulla panoramica via Mazzini a Pusiano. Ottime brioche e vista impagabile. Ne sarete conquistati.

Monte Crocione (Tremezzina)
Per gli amanti della montagna, l’alba che si può ammirare dalla sommità di questa cima è decisamente mozzafiato e apre la vista ai due rami del lago, fino a Bellagio. Alto 1641 mt, il Crocione fa parte della catena dei Monti di Tremezzo e si affaccia direttamente sul Lario, alle spalle di Menaggio. La sua caratteristica saliente è la grande faglia obliqua che taglia il versante orientale e parzialmente quello settentrionale. Al di sotto di questa conformazione rocciosa si trova l’antico tracciato militare della Linea Cadorna, la linea difensiva costruita tra il 1916 e il 1917 dalla Valle d’Aosta fino al confine con il Trentino, il cui obiettivo era quello di impedire un eventuale passaggio delle truppe tedesche dalla Svizzera verso Milano.
Il consiglio furbo: Se siete escursionisti allenati, provate a cimentarvi nella salita partendo dalla località Croce, sopra Menaggio. I sentieri sono in ottime condizioni e non presentano punti pericolosi, ma il dislivello (1255 mt) e la lunghezza dell’itinerario (15,5 km) metteranno alla prova la vostra resistenza. Lungo il percorso non sono presenti rifugi e sorgenti per cui partite ben equipaggiati di viveri e acqua. Sarà una faticaccia, ma ne varrà la pena.

Argegno
L’antico borgo medievaledi Argegno, con le sue antiche case in pietra costruite addossate le une alle altre, é attraversato dalla foce del fiume Telo, detto Telo d’Argento, che lo divide in due parti collegate da un ponte in pietra a sesto acuto di antichissima costruzione. Un tempo, il borgo era parte del sistema difensivo che serviva ad ostacolare il passaggio agli invasori, ma la sua origine è però chiaramente romana. Splendida la sua posizione, all’interno di un’insenatura in posizione panoramica, che gode di una meravigliosa vista sul lago, dove l’alba colora l’acqua in modo spettacolare.
Il consiglio furbo: poco dopo l’alba, prendete la funivia che collega il paese di Argegno al comune di Pigra, dove è possibile ammirare il panorama da una delle terrazze più belle delle Prealpi comasche. Il piccolo comune di Pigra offre anche inaspettate bellezze storiche e culturali ed è il punto di partenza per escursioni sul Monte Galbiga e all’Alpe di Colonno.

Brunate
Di certo, uno dei luoghi dove si può ammirare un’alba indimenticabile è Brunate, conosciuta anche come “Il balcone sulle Alpi”. In giornate limpide e terse, infatti, è possibile vedere distintamente l’intero arco alpino occidentale, da cui si staglia in particolare il Monte Rosa, oltre alla Pianura Padana, agli Appennini e persino i grattacieli di Milano. Da sempre meta di villeggiatura dell’antica nobiltà comasca e milanese, qui sorgono alcune splendide ville in perfetto stile liberty, visibili ancora oggi in via Pissarottino. Da visitare anche la Fontana del Campari del 1935, una delle ultime 3 rimaste in Italia.
Il consiglio furbo: Se arriverete prima che sorga il sole, farete in tempo a vedere i fasci di luce bianca, rossa e verde con i quali il Faro Voltiano illumina, di notte, Como e la convalle. Costruito nel 1927 su progetto dell’ingegnere Gabriele Giussani nella località San Maurizio a Brunate, il Faro Voltiano, una torre di 29 metri a pianta ottagonale, è un regalo di Como al genio del suo cittadino Alessandro Volta, a 100 anni dalla sua morte.

Monte Cornizzolo
Il Cornizzolo, alto 1240 m, è un’altura verdeggiante, dal profilo morbido e dolce, situata al margine sud-orientale del Triangolo Lariano. Dalla sua cima, dove si trova la famosa croce, ma anche da numerosi punti dei suoi versanti, si possono godere panorami mozzafiato sulle Prealpi, sulla Brianza e i suoi laghetti, sulla pianura e giù, fino agli Appennini, con la possibilità di vedere e fotografare l’alba da moltissime angolazioni diverse.
Il consiglio furbo: Se l’emozione dell’alba non vi é bastata, l’Aero Club Monte Cornizzolo vi farà provare l’ebrezza del volo con il parapendio o il deltaplano, anche in tandem.