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A San Rocco dolore e tanta incredulità: fiori, lumini e preghiere per Don Roberto

15 settembre 2020 | 19:03
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La nostra presa diretta di questa sera e le riflessioni del sindaco Landriscina. Funerale forze venerdì.

12 ore dopo lo choc è lo stesso. IL dolore pure. Tante persone con le mascherine a proteggere un volto segnalto dalle lacrime e dalla costernazione. I parrocchiani di San Rocco piangono Don Roberto Malgesini, il sacerdote (che non era quello della parrocchia, ma abitava in zona e spesso celebrava la messa)ucciso brutalmente questa mattina da uno straniero che poi si è costituito. L;o ha colpito con diverse coltellate per motivi che gli inquirenti stanno ancora cercandoi di capire bene: forse un rifiuto, forse un no che l’aggressore non ha accettato. Forse, anche se per chi oggi era lì in piazza San Rocco don Roberto era un angelo. Testimonianze toccanti raccolte stasera nella nostra presa diretta dal luogo del delitto: un prete buono, sorridente sempre, disposto ad aiutare chi aveva bisogno. Ecco alcune delle nostre testimonianze nella diretta serale.

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Il funerale di Don Roberto ancora non è stato fissato. Potrebbe essere venerdì: in quel giorno, di fatto, sarà lutto cittadino. L;o ha stabilito il sindaco Landriscina che oggi ha scritto alcune riflessioni su questo fatto di cronaca. Eccole di seguito.

saluto sindaco di como mario landriscina per sant'abbondio 2020

Un’altra tragedia colpisce la nostra città. Dopo i tanti lutti che la recente pandemia ha dolorosamente causato anche alla nostra Comunità e mentre ancora si consumano vicissitudini e preoccupazioni sulle gravi ripercussioni sociali che si prospettano, si presenta inattesa, imprevedibile e drammatica una tragedia che va al di là della dimensione propria.

Quanto è accaduto ci priva in maniera così brutale di un Sacerdote, di una Persona, di un nostro concittadino, che ha dedicato la sua stessa esistenza, senza risparmio, a quella degli altri.

Col lavoro e la fatica, ma sempre con il sorriso, nella continua ricerca di soluzioni comunque sempre perseguite declinando concretamente il Vangelo.

La nostra città è già stata drammatico teatro di un precedente terribile episodio a seguito della morte, per mano anche allora violenta, di Don Renzo Beretta che ha perso la vita mentre operava a sostegno degli ultimi, degli umili e dei deboli.

E ancora una volta la nostra gente è chiamata a farsi carico della sofferenza e del dolore.

Dolore tanto più atroce quanto più rapportato all’amore che muoveva Don Roberto.

Siamo quindi orfani, oggi come allora, di una presenza discreta, ma sostanziale, che tanto bene ha fatto a davvero tante persone.

Questa morte ci trova ancora una volta lacerati, attoniti e perduti mentre cerchiamo invano spiegazioni e responsabilità.

Si impone, ancora una volta e ancora per questa tragedia, la necessità di rinnovare i nostri sforzi grazie a riflessioni paradossalmente serene, cercando di intravedere nel buio di questo sacrificio, quali siano le ragioni per continuare la strada tracciata da Don Roberto, ognuno a modo suo, senza uscire dai binari del comportamento che quest’Uomo e questo Sacerdote ha sempre adottato nella sua esperienza pastorale.

Abbiamo quindi l’opportunità di ritrovarci come comunità solidale avendo l’occasione di partecipare sinceramente al grande dolore dei Familiari, della intera Diocesi e facendo proprio il dolore anche di quanti lo hanno sostenuto ed aiutato e di coloro che hanno da lui ricevuto conforto concreto, spirituale e soprattutto amore.