Referendum, Sì in vantaggio anche nel comasco: il dettaglio del voto da noi

Primi exit poll per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. Avanti il sì, a Como l’affluenza alle urne si ferma al 50%
In base alla terza proiezione del consorzio Opinio Italia per la Rai, con una copertura del campione ad una metà circa delle sessioni scrutinabili, il Sì raggiunge il 68,68% al referendum costituzionale, mentre il No si attesta al 31,32%. Per quanto riguarda l’affluenza alle urne, alla chiusura delle 15 la Lombardia si è assestata sul 52,24% degli aventi diritto, con le seguenti percentuale per provincia: Bergamo 54,89%, Brescia 52,07%, Como 50,03%, Cremona 52,88%, Lecco 55,41%, Lodi 50,02%, Mantova 54,40%, Milano 52,81%, Monza e Brianza 51,61%, Pavia 50,72%, Sondrio 45,28% e Varese 50,71%.

Questo, sul taglio dei parlamentari, è il quarto referendum costituzionale confermativo della storia della Repubblica. Nei tre precedenti, due volte la legge approvata dal Parlamento senza la maggioranza dei due terzi è stata respinta dagli elettori, una sola è stata approvata ed è diventata legge costituzionale. In base a quanto prevede l’articolo 138 della Costituzione, per il risultato non conta il quorum dei votanti che invece determina la validità dei referendum abrogativi. La riforma costituzionale sottoposta a referendum non è promulgata se non e1 approvata dalla maggioranza dei voti validi, indipendente da quante persone si recano ai seggi.
Nel dettaglio, la riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari riduce i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. L’istituto dei senatori a vita e’ conservato fissandone a 5 il numero massimo (finora 5 era il numero massimo che ciascun presidente poteva nominare). Ridotti anche gli eletti all’estero: i deputati scendono da 12 a 8, i senatori da 6 a 4.
Gli scrutini proseguiranno per tutta la giornata di oggi, insieme a quelli per le elezioni regionali e le suppletive, mentre le comunali saranno scrutinate a partire dalle 9 di domattina.