Tensostruttura ed ecografo, le novità del Sant’Anna

Allestita al Sant’Anna una nuova tensostruttura per il Pronto Soccorso. La onlus Tra capo e collo regala un ecografo per i pazienti oncologici
E’ stata allestita venerdì 9 ottobre, all’ospedale Sant’Anna, una nuova tensostruttura, riscaldata, che verrà utilizzata per accogliere adeguatamente i parenti dei pazienti arrivati in Pronto Soccorso. «Al momento non siamo in una situazione di allarme e abbiamo quindi l’opportunità di valutare gli scenari possibili e le opzioni a nostra disposizione – ha osservato il direttore generale di Asst Lariana Fabio Banfi – Avevamo necessità di recuperare spazi operativi all’interno del Pronto Soccorso e riorganizzare l’attuale sala d’attesa per destinarla agli interventi clinici e assistenziali rivolti ai pazienti. La tensostruttura è necessaria, vogliamo essere pronti se dovessimo affrontare possibili, non auspicabili, condizioni di iperafflusso al Pronto Soccorso determinate dal combinato disposto sindrome influenzale ed eventuale incremento della curva epidemica». Nel corso dei prossimi giorni saranno ultimati tutti gli interventi legati a garantire il miglior comfort possibile per l’attesa dei cittadini e a conclusione dei lavori i due tendoni allestiti lo scorso 20 agosto dalla Protezione Civile della Provincia di Como saranno poi smontati e riutilizzati in altre sedi di Asst Lariana. Nella nuova tensostruttura potranno essere accolte, garantendo il distanziamento sociale, fino a 60 persone.

Oltre alla tensostruttura, sempre nella mattinata di venerdì è stato consegnato, alla presenza del direttore generale Fabio Banfi, l’ecografo (un Sonosite Modello Edge II) donato al blocco operatorio dell’ospedale Sant’Anna dall’associazione Tra capo e collo, rappresentata dal dottor Paolo Ronchi, già primario dell’unità operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale. «Ringrazio il dottor Ronchi e l’associazione Tra capo e collo per questa donazione – ha commentato Banfi – L’area testa-collo può contare su un mix di competenze e capacità operative con un’équipe di neurochirurghi, otorino-laringoiatri, chirurghi maxillo-facciali e chirurghi plastici che rappresentano un importante valore aggiunto per rispondere al bisogno di salute del nostro territorio».

«Innanzitutto è necessaria una premessa – ha dichiarato Ronchi – I tumori della testa e del collo sono i settimi in Europa per incidenza, ed ogni anno in Italia vengono diagnosticati oltre 9mila nuovi casi, con un’incidenza di circa 16 casi ogni 100mila abitanti, come è stato sottolineato recentemente durante la campagna di prevenzione Make Sense Campaign organizzata dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Facciale, ed alla quale ha aderito anche Asst Lariana. Considerato che nel nostro territorio abbiamo più di un milione di abitanti, ben si capisce quanto l’ospedale Sant’Anna, dove da anni opera uno specifico team multidisciplinare, venga coinvolto nel trattamento di questa patologia. Oggi le terapie multidisciplinari, chirurgiche e non, sono in grado di guarire un’alta percentuale di pazienti, soprattutto se diagnosticati in fase iniziale. Gli interventi chirurgici ricostruttivi sono in grado di riabilitare i pazienti. Per molti di essi si rendono necessarie cure odontoiatriche e protesiche, non tutte assicurate dal servizio sanitario nazionale, e possono avere anche grosse difficoltà di alimentazione. Ecco perché, qualche anno prima di andare in pensione, ho avuto l’idea di fondare questa onlus Tra Capo e Collo, per poter aiutare, almeno in parte anche economicamente, questi pazienti. Ci siamo posti anche l’obiettivo di aiutare i giovani, medici e non, nella loro formazione professionale attraverso l’iscrizione a corsi di aggiornamento e l’istituzione di borse di studio, organizzare incontri e convegni scientifici, promuovere campagne di informazione e di prevenzione, facilitare lo screening precoce di queste malattie. Ebbene, tutto questo è stato fatto, grazie anche ai volontari che fanno parte della nostra onlus. E che questa iniziativa funzioni bene è dimostrato dal fatto che recentemente anche gli amici e colleghi dell’Ospedale San Paolo di Milano (altro centro che si occupa di questi tumori) hanno copiato questa nostra idea, fondando una onlus in tutto e per tutto analoga alla nostra.
L’ultima iniziativa in ordine di tempo è la donazione di questo ecografo, del valore di oltre 30mila euro, che abbiamo il grande piacere di consegnare proprio in questi giorni, in cui ricorre il decennale del nuovo ospedale. Personalmente credo di aver dato tanto al Sant’Anna ma ho anche ricevuto moltissimo; avrei voluto lasciare qualcosa di tangibile al momento del mio pensionamento, ma allora non fu possibile per diversi motivi ed ecco perché sono particolarmente felice di farlo ora.Questa apparecchiatura, donata all’unità operativa di Anestesia e Rianimazione 1, diretta dal dottor Paolo Barone, permette di incannulare con facilità e sicurezza i vasi arteriosi e venosi nei pazienti oncologici che devono essere sottoposti ai delicati interventi chirurgici di asportazione dei tumori e relativa ed immediata ricostruzione. Questo accorcia i tempi chirurgici, rende più sicura l’anestesia (sono interventi molto lunghi che a volte durano anche 8-10 ore) e facilita anche il decorso post-operatorio.
Sento il dovere di ringraziare la ditta GD Medical Solutions di Milano per la collaborazione e disponibilità dimostrate in questo frangente.Il mio augurio è che questa donazione possa contribuire a sensibilizzare ulteriormente tutta la popolazione comasca sui progetti per il trattamento e la cura di questo tipo di tumori».