“FAI dove ti porta il cuore”, 2 week end con il FAI Giovani Como per le Giornate d’Autunno

14 ottobre 2020 | 08:15
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Tra le tante cose belle che sono state cancellate l’estate scorsa dall’epidemia ci sono le Giornate di Primavera del FAI, un appuntamento che segna l’inizio della bella stagione com l’invito alla visita dei beni FAI e altri luoghi. Anche per rimediare al “buco” del calendario annuale il Fondo Ambiete Italiano ha raddoppiato le Giornate d’Autunno curate dai Giovani del FAI con due week end, quelli del 18 e 25 ottobre.

Per l’occasione il Gruppo FAI Giovani di Como ha deciso di celebrare la decima edizione del censimento Luoghi del Cuore (campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo,) selezionando i beni da aprire al pubblico in occasione delle Giornate FAI di Autunno 2020 tra i luoghi comaschi candidati; è nato, così, un itinerario dal titolo “FAI dove ti porta il cuore”.
Scopo di tale scelta, come ha spiegato nell’intervista Tiziano Ramagnano capogruppo dei giovani comaschi del FAI. è far conoscere luoghi poco noti della nostra Provincia e promuovere la votazione degli
stessi per la campagna Luoghi del Cuore, sostenendo i comitati spontanei locali che hanno proposto la
candidatura. Ricordiamo che è possibile votare fino al 15 dicembre tramite l’apposito sito internet o direttamente al
banchetto FAI che sarà presente sul posto durante le Giornate d’Autunno.

Il progetto Luoghi del Cuore è stato lanciato per la prima volta nel 2003 ed è il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare al FAI attraverso un censimento biennale i luoghi da non dimenticare. Dopo il censimento il FAI sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di voti.
Fino ad oggi il FAI ha sostenuto 119 progetti a favore di luoghi d’arte e di natura in 19 regioni.

i luoghi del cuore 2020

“FAI DOVE TI PORTA IL CUORE” – Candidati comaschi per Luoghi del Cuore FAI 2020
PROGRAMMA GIORNATE FAI D’AUTUNNO IN PROVINCIA DI COMO:
Le Giornate FAI di Autunno 2020 sono dedicate a Giulia Maria Mozzoni Crespi, fondatrice del Fondo
Ambiente Italiano nel 1975, scomparsa lo scorso 19 luglio.

DOMENICA 18 OTTOBRE

 PALAZZO GALLIO – Una finestra sul Lario
Via Regina Levante 2, 22015, Gravedona
Visite a cura di: Volontari FAI e Apprendisti Ciceroni dell’I.I.S.S. “E. Vanoni” di Menaggio
Prima visita ore 10.00 – Ultima visita ore 17.00
Partenza visite ogni 20 minuti circa, durata visita 40 minuti ca.
Contributo suggerito a partire da 3 euro

Luogo solitamente aperto al pubblico solo in occasione di mostre, concerti, eventi
Situato in posizione isolata su un promontorio roccioso affacciato sul lago, a nord di Gravedona, Palazzo
Gallio fu eretto nel 1586 come dimora del Cardinal Tolomeo Gallio, sui resti di una struttura fortificata di
cui si conservano ancora alcune porzioni murarie. Dapprima adibito ad ospedale dai nipoti del Cardinale,
i duchi d’Alvito, e poi ceduto a privati all’inizio del XIX secolo, oggi Palazzo Gallio è meta di numerosi
visitatori grazie alla sua vista unica sull’Alto Lario e al suo ampio giardino ricco di piante secolari. La
struttura della villa è a pianta quadrata ed è circondata da quattro torri angolari che ricordano l’antica
vocazione castellana del luogo, mentre le due logge aperte sulle facciate, verso il lago e verso il monte,
riportano alla tradizione delle ville rinascimentali. Gli spazi interni, organizzati su due piani, si articolano
attorno ad un maestoso salone centrale con vista sul lago, oggi utilizzato per mostre, concerti e convegni.
Attualmente il palazzo, inserito nella lista dei Monumenti Nazionali, è sede della Comunità Montana Valli
del Lario e del Ceresio.

 CHIESA DI SAN GIACOMO “VECCHIA” – Un gioiello tra i monti
Strada Provinciale 4, 22010, Livo
Visite a cura di: Volontari FAI
Prima visita ore 10.00 – Ultima visita ore 17.00
Partenza visite ogni 20 minuti circa, durata visita 40 minuti ca.
Contributo suggerito a partire da 3 euro

Luogo solitamente chiuso al pubblico Immersa tra splendidi castagneti secolari, poco fuori dall’abitato di Livo sorge la Chiesa di S. Giacomo “Vecchia”, costruita tra il XV e il XVI secolo e documentata per la prima volta nel 1297. Ciò che colpisce ad un primo sguardo, oltre alla bellissima vista sul lago, è il raffinato pronao, sulla cui volta a vele sono
affrescate Storie della Genesi della seconda metà del Cinquecento. Quando nel 1446 la chiesa divenne parrocchiale, l’interno venne ampliato con un grande navata unica scandita da archi a timpano, rispettando così i canoni architettonici diffusi nella zona dell’Alto Lario. Una particolarità legata all’edificio è che molti degli affreschi presenti furono commissionati dai devoti di Livo, i cui nomi ancora in parte si leggono alla base di alcuni di essi. In particolare costituisce una manifestazione di grande devozione da parte dei livesi l’alto numero di rappresentazioni della Vergine: ben 23 Madonne con il Bambino costituiscono il ciclo di affreschi più vasto dell’intera zona.

giornate fai d'autunno

 CHIESA DI SS. EUSEBIO E VITTORE – Tra arte e natura
Piazzale Ss. Eusebio e Vittore 1, 22010, Peglio
Visite a cura di: Volontari FAI
Prima visita ore 10.00 – Ultima visita ore 17.00
Partenza visite ogni 20 minuti circa, durata visita 40 minuti ca.
Contributo suggerito a partire da 3 euro

Luogo solitamente aperto al pubblico solo in occasione di celebrazioni religiose
La chiesa dei Ss. Eusebio e Vittore sorge a Peglio nell’invidiabile posizione ai piedi del Sasso Pelo dai cui
si gode la vista su Gravedona e l’Alto Lago. la leggenda narra che inizialmente gli abitanti del paese
volessero costruire la chiesa in un luogo vicino al paese, ma che una volta trasportate le pietre nel posto
prescelto, la mattina seguente rinvennero le stesse nel sito dove oggi realmente sorge la chiesa, si dice
spostate dagli spiriti. Sia l’esterno che l’interno dell’edificio sono affrescati: si segnalano in particolare le
opere di Giovanni Mauro della Rovere, detto il Fiammenghino, risalenti agli inizi del ‘600 e raffiguranti la
vita di Gesù, il Giudizio Universale e le storie di alcuni santi. Di grande interesse all’interno della chiesa è
invece un organo “rifulgente d’oro e soave nel suono” (così descritto negli atti del 1612, redatti a
conclusione dei lavori), attribuito agli Antegnati. Il tocco del Fiammenghino è riconoscibile anche sulle
ante di chiusura della cassa.

 BIBLIOTECA STORICA DEL CONVENTO FRANCESCANO PRESSO SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE
LACRIME – Un tesoro di carta
Via delle Rimembranze 8, 22014, Dongo
Visite a cura di: Volontario della Biblioteca
Visite ore 10.00, 11.00, 15.00, 16.00; durata visita 1 ora ca.
Contributo suggerito a partire da 3 euro
APERTURA RISERVATA AGLI ISCRITTI FAI E A CHI SI ISCRIVE IN LOCO

Luogo solitamente chiuso al pubblico
Molti conoscono oggi l’oro di Dongo, ovvero i beni che accompagnarono Mussolini, la Petacci e alcuni
gerarchi fascisti nella loro disperata fuga sul Lario nell’aprile 1945. Un tesoro leggendario, misteriosamente scomparso. Su cui molti hanno scritto, su cui poco si sa. Ma come sottolinea Maria Erminia Acquistapace, un altro tesoro del quale pochi, invece, hanno sentito parlare è quello conservato nella biblioteca del convento francescano annesso al Santuario della Madonna della Lacrime: 30.000 libri tra preziosi codici miniati medievali, cinquecentine, seicentine e volumi del Sette-Ottocento. Un patrimonio unico, sfuggito fortunatamente alla dispersione, capace di superare indenne le terribili spoliazioni napoleoniche e il tormentato periodo post-unitario, sopravvissuto fino a noi per raccontarci di epoche lontane in cui salvare la cultura significava salvare gli uomini, in cui la cultura era prodotta da pochi e destinata a pochi, ma in cui l’oggetto-libro rappresentava a tutti gli effetti un’opera d’arte.

giornate fai d'autunno

SABATO 24 E DOMENICA 25 OTTOBRE 

 PALAZZO PECORI – Bellezza da salvare
Via Crocefisso 11, 22030, Caslino D’Erba
Visite a cura di: Volontari FAI e membri del comitato locale Per la Rinascita di Palazzo Pecori
Prima visita ore 10.00 – Ultima visita ore 17.00
Partenza visite ogni 20 minuti circa, durata visita 40 minuti ca.
Contributo suggerito a partire da 3 euro

Luogo solitamente chiuso al pubblico
Il complesso, risalente al ‘700 e citato persino da Pietro Verri nel 1762, appartenne dapprima alla famiglia
Morello — nota nell’erbese per la produzione della seta — poi ai Castelletti. Il passaggio alla nobile casata
dei Pecori avvenne, invece, in occasione delle nozze di Placida Castelletti con il fiorentino Enrico Pecori,
inventore nel 1891 del triciclo a vapore che porta ancora oggi il suo nome. Nel 1985 parte dell’edificio fu
donato al Comune dalla discendente Angelina Colombo Pecori. Si segnalano il cortile, il portico d’ingresso
e, all’interno, il teatrino privato, la cappella affrescata e l’altare intarsiato in macchia vecchia. Un paio di
ambienti del piano nobile, affrescati con figure allegoriche che esaltano il lavoro nei campi e la ricchezza
che l’uomo può ricavarne, sono riconducibili al pittore neoclassico Comerio, attivo a Roma e Bergamo. Il
S. Crocifisso, dipinto infine su una delle facciate esterne del palazzo, è tutt’ora oggetto di devozione
popolare da parte dei caslinesi.

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 ORATORIO DI SAN GREGORIO – Il colore della storia
Via San Ambrogio 10, 22030, Caslino D’Erba
Visite a cura di: Volontari FAI
Prima visita ore 10.00 – Ultima visita ore 17.00
Partenza visite ogni 20 minuti circa, durata visita 30 minuti ca.
Contributo suggerito a partire da 3 euro

Luogo solitamente chiuso al pubblico
L’erezione dell’oratorio risale al Quattrocento, probabilmente su un preesistente sito già sacro ai Romani.
La struttura fu ampliata e modificata nel corso del tempo fino a raggiungere l’aspetto attuale nel corso
del XVIII secolo: l’esterno della struttura presenta i tratti essenziali di una facciata a capanna ed è
interamente intonacato di bianco, con due finestre ai lati del portale architravato. Tutt’attorno si ergono
quindici edicole, quattordici dedicate alle stazioni della Via Crucis e una alla Pietà. La semplicità
dell’esterno è bilanciata dall’impianto interno della chiesa, a navata unica e divisa in due campate da un
arco a tutto sesto. La zona absidale presenta affreschi cinquecenteschi tornati alla luce durante un
restauro del secolo scorso e, proprio sotto uno di questi, un piccolo cartiglio ci informa che furono
realizzati nel 1547 da Lazzaro Gerosa. La volta è dipinta invece con decorazioni fitomorfe e tondi che
racchiudono Dio Padre e gli Evangelisti, mentre nei pennacchi sono ospitati i profeti.

 CHIESA DI S. EUFEMIA E BORGO MEDIEVALE DI VILLINCINO – Un angolo di Medioevo a Erba
Piazza Sant’Eufemia 1A, 22036, Erba
Visite a cura di: Volontari FAI, Gruppo Culturale La Martesana di Erba, Apprendisti Ciceroni del Liceo
Statale “C. Porta” di Erba
Prima visita ore 10.00 – Ultima visita ore 17.00
Partenza visite ogni 20 minuti circa, durata visita 45 minuti ca.
Contributo suggerito a partire da 3 euro

Luogo solitamente aperto al pubblico, ma senza informazioni storico-artistiche
Nel territorio dell’Erbese sorge la chiesa romanica di S. Eufemia, piccolo edificio affiancato in passato al
battistero e alle abitazioni dei canonici. La chiesa, particolarmente nota per il suo imponente campanile,
è il più antico edificio plebano che si è conservato in Brianza e nel Comasco e racchiude al suo interno
numerose opere artistiche. Essa sarà il punto di partenza che porterà il visitatore alla scoperta di un
inedito itinerario nel centro di Erba, conducendolo fino al borgo fortificato di Villincino, piccolo tesoro di
epoca Medievale. Durante l’età di mezzo questo borgo fu la residenza fortificata della famiglia Carpani,
alleata dei Visconti Milanesi. Esso, che si presenta con la caratteristica pavimentazione realizzata con in
ciottoli di fiume, presenta al suo interno diversi complessi architettonici tra cui Casa Carpani, la torre
della Pusterla e l’edificio dello Stallazzo, che probabilmente in origine era un convento di suore.

giornate fai d'autunno

INOLTRE SARANNO APERTI I BENI FAI DELLA PROVINCIA DI COMO:
 Villa del Balbianello – Via Monzino 1, Tremezzina
 Torre del Soccorso – SS340, Ossuccio
 Villa Fogazzaro-Roi – Via Fogazzaro 14, Valsolda, fraz. Oria

LINK UTILI:
Per prenotazioni
https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/
SOCIAL:
Pagine Facebook e Instagram del FAI Giovani – Como e della Delegazione FAI di Como
Obbligatorio utilizzo della mascherina per i visitatori.

giornate fai d'autunno