In Pinacoteca le sale permanenti GIUSEPPE TERRAGNI PER I BAMBINI: L’ASILO SANT’ELIA

14 ottobre 2020 | 17:39
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In Pinacoteca le sale permanenti GIUSEPPE TERRAGNI PER I BAMBINI: L’ASILO SANT’ELIA
In Pinacoteca le sale permanenti GIUSEPPE TERRAGNI PER I BAMBINI: L’ASILO SANT’ELIA
In Pinacoteca le sale permanenti GIUSEPPE TERRAGNI PER I BAMBINI: L’ASILO SANT’ELIA
In Pinacoteca le sale permanenti GIUSEPPE TERRAGNI PER I BAMBINI: L’ASILO SANT’ELIA

Un comasco del secolo scorso “trascina” la cultura di Como a ottant’anni dalla sua morte, è Giuseppe Terragni, un intellettuale illuminato cui il titolo di architetto è poco tanto sono ampi i suoi studi e le le sue visioni sulla società del suo tempo e quella che sarebbe venuta negli anni futuri. Oggi nella Pinacoteca civica sono state presentate le due stanze permanenti allestite con arredi originali e fotografie d’epoca, dell’asilo Sant’Elia, capolavoro dell’architettura razionalista comasca. L’allestimento curato da Roberta Lietti e Paolo Brambilla vuole ricreare l’ambiente che Terragni aveva pensato per accogliere i piccoli ospiti, un contenitore dove dentro e fuori si confondessero, dove i bambini giocassero in sicurezza e apprendessero stando seduti su seggiole e banchi non coercitivi come quelli usati a quei tempi.

terragni in pinacoteca presentazione

Le sale Terragni rappresentano il punto d’arrivo del progetto Giuseppe Terragni per i bambini, un percorso che la Pinacoteca di Como ha iniziato nel 2018 con la mostra omonima con la finalità di dare avvio ad una operazione diffusa di conoscenza, valorizzazione e fruizione del patrimonio della città di Como. All’origine del progetto il ritrovamento, nei depositi della Pinacoteca e dell’Asilo, di alcuni arredi originali a misura di bambino, in parte realizzati su disegno dello stesso Terragni. Nel corso del 2020 la sezione del Novecento della Pinacoteca è stata oggetto di un parziale intervento di riallestimento che ha portato anche alla realizzazione di due sale, poste al secondo piano: qui sono da oggi in esposizione in modo permanente tutti questi elementi, riuniti insieme dopo un attento lavoro di recupero e di restauro.

Nelle due sale sono esposti documenti storici, materiale fotografico, testi d’epoca, i piccoli arredi per i bambini (le tre tipologie di seggioline tra cui la versione ridotta ’Lariana’, progettata da Terragni, i banchetti delle aule, gli armadietti spogliatoi e un lungo mobile contenitore, sempre di disegno dell’architetto) oltre all’arredo dell’infermeria, a un esempio originale della poltrona ‘Benita’ (in seguito ribattezzata “ Sant’Elia”) presente nell’arredo dell’Asilo così come in quello della “Casa del fascio”, un lampadario, oltre alla documentazione relativa alla genesi del progetto architettonico.

Il visitatore può cosi comprendere meglio un tema estremamente accattivante e attuale come l’ideazione di uno spazio collettivo per l’infanzia. Viene anche sottolineata la particolare valenza sociale dell’Asilo Sant’Elia, concepito in una zona periferica e particolarmente povera di Como e destinato a bambini le cui madri, oltre al pesante lavoro casalingo, erano impegnate come operaie negli opifici della zona, per lo più tessili.

Roberta Lietti, studiosa e critica d’arte, ha curato l’esposizione permanente con la finalità di far conoscere al visitatore, anche non particolarmente esperto d’architettura, la modernità del progetto di Terragni, profondamente sensibile alle esigenze dei ‘piccoli uomini’.

L’accurato allestimento, con grandi foto auto illuminate ed un rinnovato impianto di illuminazione, è stato ideato dall’Architetto Paolo Brambilla che ha recuperato parte dei materiali utilizzati per la mostra 2018, pensata proprio in vista del riallestimento della sezione del Novecento, in un’ottica di contenimento dei costi e graduale ridisegno del percorso espositivo. Il visitatore sarà inoltre accompagnato da un sottofondo sonoro creato dal regista Mario Pagliarani, partendo dalle registrazioni delle voci dei bambini che fino a pochi mesi fa frequentavano l’Asilo Sant’Elia. Ad arricchire lo spazio espositivo un video fruibile attraverso QR code, che racconta l’Asilo, mostrandone la sua architettura.

«L’apertura di due nuove sale in Pinacoteca – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Como Livia Cioffisottolinea l’attenzione dell’Amministrazione e degli uffici competenti al bisogno sempre più sentito di cultura, e l’impegno a strutturare un’offerta che possa al contempo valorizzare e far conoscere il nostro importante patrimonio».

“Le nuove sale dedicate a Giuseppe Terragni in Pinacoteca rappresentano il primo passo di un processo di graduale revisione allestitiva che interesserà l’intera sezione del Novecento per il rinnovo e miglioramento del racconto museale. Un intervento che fa parte di un piano di lavoro pluriennale che mira a rafforzare l’identità del patrimonio artistico in stretto collegamento con la città ed il territorio” – dichiara Veronica Vittani, Responsabile Pinacoteca Civica del Comune di Como.

In aggiunta alla visita alle nuove Sale Terragni, la Pinacoteca Civica in collaborazione con l’Associazione Luminanda organizza due laboratori creativi, domenica 18 ottobre dalle ore 15 alle ore 16. Il primo “La scuola che vorrei” rivolto ai bambini dai 5 agli 8 anni è volto a stimolare l’immaginazione dei più piccoli attraverso le riproduzioni fotografiche dell’Asilo Sant’Elia e dei caratteri innovativi del linguaggio di Terragni per arrivare ad immaginare gli ambienti della scuola ideale. Il secondo “Composizioni astratte” è invece riservato agli adulti: dopo l’esplorazione delle sale dedicate al razionalismo, con l’utilizzo di vari materiali, i partecipanti potranno ricreare un ritmo di spazi vuoti e pieni che consentirà di cogliere e ricreare l’essenzialità e la libertà delle opere di Terragni.

Prenotazione obbligatoria inviando una mail a: segreteria.luminanda@gmail.com

Giovedì 15 ottobre dalle 19.30, sarà possibile visitare le nuove sale, con ingresso e visita guidata gratuiti, registrandosi su Eventbrite in una delle seguenti fasce orarie: 19.30 – 19.45 – 20.00 (massimo 15 persone per gruppo, massimo 2 prenotazioni a persona).