“Like” al Sociale di Canzo, Laura Negretti non si vuole fermare:”A teatro in sicurezza”
A CiaoComo la presentazione della sua nuova stagione. Il debutto (già tutto esaurito) sabato alle 18.
Fare teatro in sicurezza. Un segnale importante in un momento difficilissimo. Ma la grinta di Laura Negretti, direttore artistico di Teatro in Mostra. va oltre l’emergenza Covid che resta in tutta la sua complessità. E stamane è passata a trovarci in redazione per presentare (video allegato) iul suo nuovo “Like” che da sabato – già tutto esaurito – va in scena in diversi teatro del territorio. Debutto a Canzo, poi si gira in massima sicurezza. Laura lo sa bene: complicato si, ma inutile piangersi addosso. Il debutto – per la concomitanze emergenza e il coprifuoco serale alle 23 – è in programma alle 18 di sabato.

LA PRESENTAZIONE
La vita di una donna qualunque in una citta qualunque; una città che ricorda molto le città in cui tutti noi viviamo solo forse un po’ più bella, solare e allegra di quanto non siano le nostre vite e le nostre città. Un mondo apparentemente gioioso dove tutti si sorridono e si vogliono tanto bene. Una iper-realtà fatta di colori saturi e sorrisi smaglianti. Troppo smaglianti.
Una “Wonderland” dominata e sottomessa ad un potente social-media, pervasivo ed invasivo, a cui tutti (o meglio quasi tutti) sono costretti ad essere iscritti. Felicemente costretti ma costretti!
Piccolo particolare: i punteggi, o per meglio dire i LIKE, che dai e ricevi sono costantemente visibili. Chiunque può votare la popolarità degli altri grazie alla tecnologia all’interno di telefoni intelligenti, installati direttamente nel palmo della mano, che consentono di visualizzare, 24 ore su 24, il nome e il punteggio corrente di tutti; una piazza virtuale, costantemente accesa e attiva, che dà a tutti la possibilità di giudicare ed essere giudicati, spiare ed essere spiati.
Altro piccolo particolare inquietante: il punteggio da valore alla persona in quanto tale, in tutti gli aspetti della sua vita, da quelli meno importanti a quelli più importanti. Il bar in cui puoi andare a bere il caffè, la casa che puoi comprare, il lavoro che puoi aspirare di ottenere, gli amici che puoi avere, la persona che puoi amare!
Tutto dipende dal punteggio. Tutto dipende dai LIKE!
Una “Likeland” dove tutti sono ossessionati dal raggiungere un indice di gradimento il più alto possibile per avere case migliori, lavori migliori, viaggi migliori, amici migliori, amori migliori…ma gli amori migliori non ti vogliono se hai un punteggio basso.
E dunque si torna di nuovo punto e a capo perché in questo mondo bellissimo l’unico imperativo che conta è quello di essere popolari e molto social altrimenti non sei nessuno!
Un futuro distopico e apparentemente lontano da noi ma in realtà sorprendentemente e paurosamente simile al mondo di oggi. Un futuro fatto di controllo sociale e distanziamento perché i rapporti tra persone non sono più rapporti sociali ma rapporti tramite i social.
Un futuro che per tutti noi si è trasformato in un presente doloroso; un presente fatto di social-media che durante la quarantena sono entrati ancor più prepotentemente nella nostra vita assumendo un valore salvifico nel senso più ampio del termine.
Oggi ci hanno salvato ma domani? Domani riusciremo a disintossicarci e riappropriarci della “vicinanza sociale”?
LIKE è tutto questo. LIKE è una storia incentrata sulle inquietanti ma anche stimolanti sfide poste dall’introduzione nella vita di tutti noi dalle NUOVE TECNOLOGIE ed in modo particolare dai SOCIAL-MEDIA.

LA TRAMA
LIKEracconta la storia di Laika una donna single di medio livello che vive in un tempo non lontano dal nostro in una società organizzata secondo precise gerarchie stabilite dal potente social network Dharma. La vita di Laika è luminosa e mediamente soddisfacente, riceve voti medio alti dagli utenti del Dharma, incontra uomini mediamente attraenti e con la sua buona media può ambire a vacanze da sogno moderato e avere una casa molto accogliente anche se non lussuosa. Gran parte della sua vita si svolge al centro commerciale PanopticoM, dove lavora come consulente, un paradiso dei consumi dove ogni piano è un mondo a sé e l’accesso ad ogni attività è regolata in base ai risultati del proprio punteggio social. Solo chi dimostra a fine anno un incremento di punteggio abbastanza alto ha l’onore di essere invitato a partecipare al grande party finale che si svolge al sesto e ultimo piano del PanopticoM e dove tutti i dipendenti sognano di entrare. Non esistono immagini del party, ma girano diverse leggende a proposito della beatitudine di quell’esperienza e del suo creatore, il Ceo del PanopticoM, che nessuno ha mai visto in faccia. Nella società di Laika solo due tipi di persone possono permettersi di esistere senza mostrarsi e chiedere consensi, i reietti e i potenti, per tutti gli altri la vita è una lotta all’ultimo like. Il sogno di Laika è quello di salire tutti i piani del PanopticoM e avere accesso ai festeggiamenti proibiti, ma la scalata social richiede tenacia, sprezzo del pericolo e forse il prezzo più grande, la rinuncia a se stessi.