Tutte le bufale sulla nostra economia nel libro di Carlo Cottarelli. Questa sera in streaming

Lo sai la Terra è piatta e dominata ormai
Dalle lobby gay, da banchieri ebrei
Un padrone solo
sono versi di Francesco Gababni che mette in musica tutta una serie di fake news di ultima generazione nellla canzone “Pachiedermi e pappagalli”. Il titolo è piaciuto a Carlo Cottarelli che lo ha trasferito al suo nuovo libro che parla di come la realtà economica viene percepita e, soprattutto, di come si voglia farla percepire. Parla di false informazioni che circolano ormai da parecchio tempo e sono considerate verità assolute, fuori discussione: costituiscono, per molte persone, la realtà. Una volta le si chiamava “palle” o “bufale”. Oggi si chiamano “fake news”
Questa sera alle 20.30 in streaming sul profilo Facebook di Parolario, l’incontro con il noto economista, un appuntamento promosso dalla Fiera del Libro di Como che si sarebeb dovuto svolgere a Villa Olmo, ma, per le restrizioni anticontagio dell’ultimo decreto, sarà solo online. A dialogare con Cottarelli sarà Enrico Marletta, giornalista delel pagine di economia del quotidiano La Provincia di Como.
L’ondata di populismo che ha pervaso l’Italia e l’Europa ha in qualche modo influenzato tutti. Carlo Cottarelli in Pachidermi e pappagalli Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere ci spiega come sia proprio questo populismo a farci credere a determinate cose e ad agitare luoghi comuni che passano di bocca in bocca e creano delle false verità. Dalle fake news nasce infatti tutta la sfiducia che il cittadino comune ha nel sistema economico e nella politica. Ci sono i pregiudizi sulle banche, che non prestano soldi perché se li vogliono tenere e che ci è toccato salvare con 60 miliardi di soldi pubblici. Ci sono le invenzioni sui tecnocrati, incapaci e corrotti, che ci hanno fatto entrare nell’euro a un cambio sbagliato. Ci sono quelle sulle pensioni, secondo cui i problemi del nostro sistema previdenziale non derivano dall’invecchiamento della popolazione e dal crollo delle nascite, ma dalla perfidia di qualche ministro dell’austerità. E poi ci sono le bugie sull’Europa e sul complotto dei poteri forti, oscure potenze nordiche che vogliono affamare i paesi mediterranei. Spesso le bufale contengono elementi di verità. Però, se vogliamo capire l’economia italiana e quella mondiale, è importante separare la verità dalle esagerazioni create ad arte sui social e anche sui media tradizionali per indirizzare l’opinione pubblica secondo strategie ben definite. A qualcuno, forse, conviene che le cose non cambino.
Ma da dove partono queste fake che ci influenzano? Carlo Cottarelli ci racconta che probabilmente partono dai mezzi di comunicazione di massa più o meno tradizionali che inculcano nel fruitore medio certe idee, come quelle sulla Comunità Europea, sul perché le banche non prestano soldi, sul cambio sbagliato guidato da tecnocrati corrotti e molte altre che circolano nei social e vengono assolutamente vendute e spacciate come notizie vere. Cottarelli non vuole assolutamente avallare certe idee politiche che sostengono che quello che si dice sia tutto falso, ma sostiene invece che bisogna saper scandagliare le bufale e, in mezzo a loro, cercare la verità. Solo così facendo, si potrà diffondere un pensiero critico e autonomo nella popolazione.
Con un’analisi limpida e schietta, Carlo Cottarelli ci aiuta a distinguere il vero dal falso e a riconoscere le bufale che compromettono la nostra capacità di scegliere. “Si dice che le bugie hanno le gambe corte. Non è vero. Le bugie possono camminare molto a lungo. Il problema è che prima o poi finiscono per cadere. E quanto più a lungo camminano, tanto più disastrosa sarà la caduta.”

Carlo Cottarelli (Cremona, 1954), laureato a Siena e alla London School of Economics, dopo aver lavorato in Banca d’Italia ed Eni, dal 1988 al 2017 è stato nel Fondo monetario internazionale. È stato commissario straordinario per la revisione di spesa, nominato dal governo italiano, da ottobre del 2013 a novembre del 2014. Già direttore del nuovo Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica di Milano, nel maggio del 2018 è stato incaricato dal presidente Mattarella di esplorare l’ipotesi di un nuovo governo. Ha scritto numerosi articoli e saggi accademici. Per Feltrinelli ha pubblicato: La lista della spesa. La verità sulla spesa pubblica italiana e su come si può tagliare (2015), Il macigno. Perché il debito pubblico ci schiaccia e come si fa a liberarsene (2016), I sette peccati capitali dell’economia italiana (2018) e Pachidermi e pappagalli.Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere (2019).