Le 5 lune di halloween sul lago di Como

31 ottobre 2020 | 00:28
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Le 5 lune di halloween sul lago di Como

Dolcetto o scherzetto? Per la notte di Halloween un percorso particolare ci porterà alla riscoperta di questa festa, che trascorreremo in compagnia di ospiti d’eccezione e immagini a tema.

La parola Halloween rappresenta una variante scozzese – dal nome completo All Hallows’ Eve – che tradotto significa “Notte di tutti gli Spiriti Sacri”, cioè la vigilia di Ognissanti – in inglese moderno All Saints’ Day. Secondo una delle più famose leggende che riguardano Halloween, una delle origini di questa ricorrenza andrebbe ricercata nel racconto del personaggio dell’irlandese Jack O’ Lantern, che fu condannato dal diavolo a vagare per il mondo, di notte, alla sola luce di una candela posta all’interno di una zucca scavata apposta per contenerla. Siccome il termine inglese per scavare è “to hollow” – e quindi l’atto di scavare è “hollowing”, da ciò potrebbe anche derivare il nome Halloween. La pratica di mascherarsi e bussare agli sconosciuti risale al Medioevo quando, per chiedere l’elemosina, la gente povera andava di porta in porta il primo novembre e riceveva cibo in cambio di preghiere per i morti, ricorrenza del 2 novembre.

5 cose lune di halloween

La nostra festa di Halloween, che si alimenta di storie del territorio, quest’anno avrà un’ospite d’eccezione: la Luna. Che, con la sua luce particolare fotografata da Daniela Manili Pessina, illuminerà la notte “più spaventosa” dell’anno, mentre facciamo insieme una passeggiata alla ricerca di  cinque fantasmi che infestano il lago di Como. Paura eh!

Villa De Vecchi di Bindo, frazione di Cortenova.

Forse per il suo aspetto esteriore, finestre sfondate, intonaco scrostato, la leggenda di una fontana che zampilla sangue, forse perché conosciuta nel mondo dell’esoterismo come la “Casa Rossa” – colore originale del suo intonaco – secondo alcuni siti specializzati in misteri, la Villa De Vecchi sarebbe uno dei luoghi più infestati di spettri al mondo. Venne realizzata a metà dell’800 dal conte Felice De Vecchi, eroe delle Cinque Giornate di Milano e Comandante della Guardia Nazionale, che la fece costruire in questo paese che si trova in provincia di Lecco, seguendo la sua passione per l’oriente. Due piani e un seminterrato dedicato alla cucina, un terzo piano mai realizzato nel quale avrebbe dovuto trovare spazio un osservatorio astronomico. Leggenda narra che un giorno, il conte, di ritorno da una passeggiata nei boschi – la tenuta era circondata da un parco di 130 mila metri quadrati – trovò la moglie orrendamente assassinata e la figlia scomparsa senza lasciare traccia. Abbandonò la tenuta, dove i passanti sostennero per anni di sentire, proveniente da una delle finestre, il lamento di una donna. Come se non bastasse, nei primi anni venti A. Crowley, una delle figure più importanti del satanismo mondiale, si fermò insieme ai suoi adepti nella villa ma, dopo avervi dormito un paio di notti, forse per il clima rigido e per l’ostilità della popolazione locale, se ne andò.

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Ma è Giuseppe Negri, erede dell’ultimo custode, a sfatare qualsiasi leggenda la riguardi: la villa, infatti, grazie a sua nonna, più che per i fantasmi è conosciuta nella valle per la polenta taragna, che pare la sua antenata cucinasse in abbondanza ogni volta che il conte arrivava in villeggiatura con la famiglia e che distribuiva generosamente ai contadini di Bindo e dei paesi circostanti.

La luna si nasconde dietro un velo scuro mentre vaghiamo per le strade della Valsassina 

5 cose lune di halloween

Castello di Griante

Nel 1521, nel Castello di Griante, ebbe fine la vita movimentata di Giovanni del Matto, figlio di Antonio, nativo di Brenzio, frazione del comune di Gravedona. Già soldato al servizio della repubblica di Venezia, in seguito fu ammiraglio di una flotta personale con la quale, per lunghi anni, compì scorrerie piratesche, terrorizzando le popolazioni del lago di Como con le sue imprese scellerate. Politicamente, egli fu alleato dei Grigioni svizzeri nella lotta contro i Francesi, che contendevano agli Spagnoli e ai Tedeschi il possesso del Ducato di Milano. Alla fine gli fu affidato il comando d’una colonna armata formata da Lanzichenecchi e da Italiani allo sbando, con il compito di riconquistare Como sottraendola ai Francesi.

5 cose lune di halloween

Tradito dai Lanzichenecchi, fu sconfitto a Borgovico, alle porte di Como. In modo rocambolesco riuscì a sfuggire alla cattura e si rifugiò a Griante inseguito dai Franco-Comaschi che posero assedio al castello. Dopo una strenua resistenza, fu sconfitto e fu decapitato insieme al fratello ai piedi dell’unica torre che resistette all’assalto. Una leggenda narra che nelle notti di tempesta i loro fantasmi insanguinati apparissero in cima alla torre (abbattuta nel 1856), urlando il loro pentimento per le nefandezze commesse, ma terrorizzando, ancora una volta, gli abitanti di Griante.

Nel nero cielo della Tremezzina una fredda luna bianca guarda indifferente gli umani misfatti

5 cose lune di halloween

Villa Pliniana

Villa sorta nel 1573 su un edificio preesistente anche se più modesto, la villa si trova nel comune di Torno, sulla sponda destra del ramo occidentale del lago di Como. Attribuita all’architetto Giovanni Antonio Piotti, il primo proprietario fu il conte Giovanni Anguissola che, dopo aver capeggiato nel 1547 la congiura nella quale aveva trovato la morte il duca di parma e Piacenza, decise di costruirsi una villa-fortezza fuori città. Molti furono i proprietari che si susseguirono nei secoli e, nel 1840, la villa fu acquistata dal principe Emilio Barbiano di Belgiojoso d’Este, che si occupò di rifare completamente le decorazioni. Si racconta che, in questa villa, egli visse per otto anni in totale isolamento con la principessa Anne-Marie Berthier – principessa di Wagram e moglie del duca di Plaisance – che fuggì con lui lasciando a Parigi marito e figlia appena nata per coronare la sua storia d’amore col Belgiojoso che, inutile dirlo, creò grande scandalo.

5 cose lune di halloween

Si narra che i due amanti, giunti alla villa Pliniana, avessero l’abitudine, a mezzanotte, di avvolgersi nudi insieme in un lenzuolo per tuffarsi dall’alto della loggia nel lago, come per “cercare un lenimento alla febbre d’amore che li univa”. I paesani sulla sponda opposta credettero così di vedere un fantasma, e questa convinzione venne rafforzata dal ripetersi degli episodi nel tempo. La donna lo abbandonò una notte, mentre dormiva, per trasferirsi a Milano, e l’amante trascorse gli ultimi anni in solitudine e, pare, malato di sifilide.

Riflessi d’ambra per la luna della Pliniana

5 cose lune di halloween

Il Castello di Vezio

Ma perché, in una giornata come questa, non farsi un bel selfie con un fantasma? Sembrerebbe impossibile, eppure…

Quello di Vezio, la rocca longobarda di Varenna, sulla riva orientale del lago di Como, è un castello che esiste da più di mille anni; in origine era un avamposto militare eretto dalla celebre Regina Teodolinda, la prima sovrana longobarda a convertirsi al cattolicesimo. La rocca venne costruita a difesa del lago e dei borghi limitrofi e, in antichità, fu teatro di numerose battaglie e saccheggi ma svolse un ruolo fondamentale nella protezione del territorio circostante. Restaurato nella metà del XX secolo, oggi il castello si presenta ancora in buone condizioni, con il ponte levatoio che lo collega alla torre d’avvistamento a base quadrata, ed è perfettamente integra anche la cinta muraria quadrangolare che ne circonda l’intera superficie. Con i suoi sotterranei nascosti, i rapaci e i fantasmi che abitano le sue mura, il Castello di Vezio rispecchia perfettamente quello che doveva essere la costruzione dell’epoca. Sì, avete letto bene: i fantasmi. Fra cui anche quello della stessa Teodolinda, che si dice abbia trascorso qui gli ultimi anni della sua vita.

5 cose lune di halloween

Dall’alto di questa antica torre d’avvistamento, oltre a un panorama senza eguali, immerso nella leggera foschia che da sempre accompagna l’atmosfera dei borghi lacustri, si possono vedere anche delle figure insolite: i fantasmi, che in pose meditative sembrano contemplare il paesaggio circostante. Si tratta di grandi statue di garza e gesso – riproduzioni a dimensione umana – e sono una delle principali attrazioni turistiche del Castello. Nonostante i loro connotati inquietanti, che per certi versi ricordano le prime apparizioni di Lord Voldemort in Harry Potter, sono molto apprezzati da grandi e piccini: tutti i visitatori si dilettano a scattare foto ricordo con i fantasmi di Vezio.

Luna burlona gioca a nascondino con i rami del pino di Vezio

5 cose lune di halloween

Monastero di Santa Maria Assunta – Cairate

Per l’ultima luna lasciamo il lago per cercare un fantasma medievale. Siamo nel Comune di Cairate, provincia di Varese, l’area su cui oggi sorge il monastero, in epoca romana era occupata da una fattoria, una villa rustica a due ali disposte a L che delimitavano il cortile, chiuso da un muro di cinta sul lato che si affacciava sul fiume Olona, che all’epoca era in parte navigabile e consentiva il trasporto merci. La sua trasformazione in monastero risale al 737 su commissione della principessa longobarda Manigunda, figlia del re Liutprando, e nei secoli ha subito numerose modifiche che proseguirono fino a quando, nel 1801, fu acquistato da tre privati che lo adibirono a uso abitativo. Si narra che la giovane e bella principessa, però, fosse gravemente malata; soffriva, infatti, di una grave patologia ai reni ed era molto fragile. Si crede che, in seguito a un malore, la ragazza abbia fatto voto alla Madonna affinché la guarisse. Un giorno venne condotta a Cairate dove bevve da una sorgente che aveva la fama di essere curativa; grazie a quell’acqua non solo la principessa guarì, ma riacquistò forza e vitalità. Manigunda a quel punto prese i voti e fondò il Monastero di Cairate.

5 cose lune di halloween

In una cripta che si trova al di sotto di una piccola chiesa funeraria nel complesso monastico è stato ritrovato un sarcofago contenente i resti di una donna, sontuosamente vestita. Sarebbe il sarcofago di Manigunda, qui sepolta. La principessa longobarda sembra non voler lasciare il monastero, non solo con il corpo ma nemmeno con lo spirito: da secoli, c’è chi giura di vederla aggirarsi tra le stanze e i corridoi del complesso, di sentire voci e lamenti, di essere testimone di inspiegabili movimenti di porte e finestre. Qualche anno fa, un operaio impegnato nei lavori di restauro del Monastero disse di aver fotografato il fantasma di Manigunda. Oggi l’edificio è adibito a museo e area espositiva.

Una scia misteriosa va verso la luna grigia

5 lune di halloween

Il nostro piccolo giro spettrale si conclude con la luna che oggi, per l’occasione, prende il nome di Luna Blu. Nome che sta a indicare un avvenimento piuttosto particolare, quello di un secondo plenilunio nello stesso mese. Non un fenomeno raro – la Luna Blu si verifica ogni tre / cinque anni – ma coincidenza vuole che quest’anno avverrà nella notte delle Streghe. Sebbene possa sembrare che la definizione indichi il colore che assume la luna in questa particolare occasione, in realtà pare che l’appellativo derivi dalla traduzione dall’inglese dell’espressione “Once in a blue moon”, cioè molto raramente, oppure da un’alterazione di “Belewe” (traditore): infatti si tratterebbe di una luna “traditrice” quella che, per due volte nello stesso mese, fa capolino nel cielo di stagione. Non perdiamo quindi, nella notte di Halloween, lo spettacolo di questo secondo plenilunio, che si potrà ammirare, se il cielo sarà sereno, dal calare del sole.

5 cose lune di halloween

Grazie a Daniela Manili Pessina per il prezioso contributo fotografico.