I ristoratori dopo il nuovo Dpcm: ora si punta su asporto e delivery per restare a galla
Oggi a Lora nella cucina di un locale tra i più importanti del territorio. Buste sottovuoto per i clienti: dalla Cazoeula ai pizzoccheri.
Parola d’ordine: restare a galla, non affondare davanti ad una situazione complicatissima. Con il nuovo Dpcm che ha chiuso – per motivi legati all’emergenza sanitaria – i ristoranti (ma anche bar, gelaterie ed altreattività di ristorazione), ecco che chi ha deciso di non chiudere la saracinesca si “inventa”. Si rimette in gioco e prova a dare un servizio importante ai clienti, sperandodi essere ricambiato. E’ il caso del Crotto del Sergente di Lora: dai quattro Ristorani (vinti) con Alessandro Borghese – due anni fa – alla scelta di puntare su delivery e asporto per aggirare la chiusura drammatica. Oggi siamo andati (video sopra) in cucina con chef Bruno per capire come avviene questo servizio. Che molti clienti hanno già dimostrato di apprezzare. In ballo qui diversi posti di lavoro che il proprietario, Massimo Croci, vuole continuare a mantenere. Pur se con autentico salti mortali…