Como, la Polizia sgominata un’altra baby-gang del terrore: tre minorenni al Beccaria
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Ad Agosto hanno aggredito e ferito un gruppo di coetanei. Uno ferito alla testa da un martello. Grande spavento e choc per le vittime
Nella mattinata odierna, gli uomini della Squadra Mobile di Como hanno eseguito tre ordinanze di applicazione della misura cautelare in carcere minorile, emesse dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale per i minorenni di Milano, su richiesta della Procura minorile guidata dal Procuratore Ciro Cascone, nei confronti di altrettanti minori, responsabili di rapina e tentata rapina in danno di coetanei. Episodi commessi a Rebbio nei mesi scorsi.
In particolare, la sera del 7 agosto scorso, i responsabili dei reati, tutti nati a Como e minorenni, ma già con specifici precedenti di polizia, avevano avvicinato un altro gruppetto di coetanei e improvvisamente li avevano aggrediti e rapinati. Immediatamente, due dei ragazzi assaliti avevano richiesto l’intervento della volante ma, a causa anche del forte spavento, non avevano saputo dare dettagli utili sulla ricerca degli aggressori, né informazioni precise sulla dinamica dei fatti.
A quel punto la Squadra Mobile di Como convocava coloro che avevano segnalato la patita rapina. I poliziotti si trovavano di fronte a minorenni, vittime del reato, tutti bravi ragazzi, molto titubanti a fornire informazioni utili al proseguimento delle indagini. Nessuno di loro, infatti, ha voluto sporgere denuncia in quanto timorosi di possibili ripercussioni. C’è voluta tutta la capacità dei poliziotti nel farsi confidare, poco a poco, dettagli utili a ricostruire l’accaduto.
Solo pochi giorni dopo, infatti, gli investigatori sono riusciti a rintracciare un’altra delle vittime che, a distanza di quasi una settimana, presentava ancora profondi segni, sul volto, della violenta aggressione subita. Neanche lui ha voluto sporgere denuncia. Nonostante queste resistenze da parte delle vittime, gli uomini della III Sezione Reati contro il patrimonio della Squadra Mobile hanno raccolto indizi decisivi per l’identificazione degli autori e per la ricostruzione dell’aggressione
Per quanto riguarda l’espisodio – come riferisce la Polizia – gli agenti hanno verificato che gli indagati incrociarono il gruppetto dei coetanei per caso su una via di Rebbio e subito presero ad insultarli e aggredirli. Tentarono di rubare un borsello facendo cadere a terra una delle vittime, facendogli sbattere la testa su una pietra, e poi colpirono ripetutamente al volto un altro ragazzo, anche con un martelletto frangivetro di un autobus, derubandolo delle scarpe.
Per quanto concerne, invece, il profilo degli autori, tutti con precedenti di polizia, e uno dei quali già condannato dallo stesso Tribunale, spicca anche in questi ragazzi, attraverso i loro profili social, l’ammirazione per una vita criminale dove armi, droga e soldi risultano già i loro principali interessi, come emerge anche da un video postato su uno dei loro profili instagram.
Oggi sono state eseguite le ordinanze di applicazione della misura cautelare in carcere minorile e, pertanto, i poliziotti hanno portato i 3 ragazzi presso il Beccaria di Milano.