Matteo Corridori all’Accademia dello Chef Antonino Cannavacciuolo




Sono due i giovani cuochi comaschi impegnati in “Antonino Chef Academy”: Matteo Corridori di Tremezzina e Matteo Pasutti originario di Tavernerio
Sono ben due i giovani cuochi comaschi protagonisti nel programma televisivo “Antonino Chef Academy”, trasmissione di Sky condotta da Antonino Cannavacciuolo in cui le promesse della cucina si sfidano in un talent show: l’obiettivo è entrare a fianco del popolare chef nello staff di Villa Crespi, il ristorante di Cannavacciuolo sulle rive del Lago d’Orta.
Como – che lo stesso Cannavacciuolo aveva visitato in due puntate di “Cucine da incubo” – è in lizza con due concorrenti: fanno infatti parte del gruppo Matteo Pasutti, 20 anni, di Tavernerio, ora “adottato” – come ha detto lui stesso – nelle Marche, e Matteo Corridori, 22 anni di Tremezzina, nella foto sopra, entrato all’inizio di novembre, a programma già iniziato. Tra sfide e prove complesse, tecniche e rigorose, proposte da Antonino e il suo fidato sous chef Simone Corbo, alcune delle quali anche in location esterne, i giovani cuochi mettono in campo tutte le conoscenze professionali e personali in loro possesso per dimostrare di essere all’altezza della cucina di uno dei ristoranti più esclusivi d’Italia. In “Antonino Chef Academy“, ogni allievo è chiamato a realizzare dei piatti sulla base di quanto appreso durante le lezioni e, al termine di ogni prova, viene loro assegnato un voto, la cui somma va a determinare la classifica finale: colui che totalizza il voto più basso è costretto ad abbandonare l’Accademia.

«Amo il rischio. Sono determinato, sveglio, e simpatico – ha detto Pasutti – Tre ingredienti per descrivermi? Cervello, ciliegie e bottarga. Cervello perché sono molto cerebrale, la bottarga perché è un sapore molto spinto e le ciliegie perché sono acide e dolci, un po’ come me».
«I tre ingredienti che mi descrivono? La farina perché è versatile, il limone perché è allo stesso tempo aspro e profumato e il riso, che adoro in cucina – ha affermato Corridori – La prima persona a cui ho parlato del mio ingresso in Accademia? La mia ragazza, che mi sostiene in tutte le mie decisioni e in un lavoro che è sempre molto duro».