LOCKDOWN COUNTDOWN – 14 Luisa la yogini
di Sabrina Sigon
In vigore dal 6 novembre fino al 3 dicembre, il nuovo Dpcm impone una serie di restrizioni necessarie a contenere la pandemia ormai ben nota a tutti. Nella speranza, che è anche una convinzione visti i precedenti risultati, che nelle prossime settimane si possa assistere a un miglioramento della situazione, perché non trascorrere questo nuovo “tempo sospeso” restando in contatto con chi, in diversi settori e professionalità, ha animato o si apprestava a farlo, il tempo della quotidianità fino a ieri condivisa? Nel nostro “conto alla rovescia” vogliamo incontrarci – anche se virtualmente – raccontarci, condividere e occupare questo spazio per viverlo, nonostante le difficoltà, in modi diversi e interessanti, ascoltando insieme opinioni, consigli e curiosità.
Il numero 14 è un numero di trasformazione e cambiamento. Le persone sotto l’influenza di questo numero sono in costante movimento. Sono molto indipendenti e talvolta spericolati. Hanno anche buone capacità comunicative e sono molto convincenti.
Ma bando alle chiacchiere, che il tempo passa, e cominciamo quindi con la nostra settima ospite che, vista la sua professionalità, potrà darci da subito ottimi consigli.
Oggi siamo con Luisa Azzerboni, insegnante di Yoga.
lo yoga è una disciplina antichissima, che racchiude molte tipologie differenti. Quella base, Hatha Yoga, nasce per ristabilire l’equilibrio dentro di noi.
Ashtanga è una disciplina caratterizzata da un ritmo rigoroso, più sequenze fisse di movimenti precisi. Utile per chi vuole lavorare sul ritmo, indicato per migliorare la resistenza; Iyengar si focalizza sulle posizioni e sul respiro, sempre per migliorare la resistenza; Yin Yoga prevede movimenti molto lenti, per chi vuole raggiungere la calma interiore.
Cominciamo dalla base e parliamo di Hatha Yoga
“Yoga vuol dire “unione”, legare, unire, aggiogare. Che cosa si aggioga? Ha-tha è un termine composto da due parole: sole e luna. Far sposare il sole con la luna che, in questo caso, sono dei simboli e rappresentano i due principi opposti dell’energia. Un’energia focosa, calda, secca, dinamica che è quella del sole e un’energia ricettiva, intuitiva, rigenerativa, introversa, che è quella della luna. Si tratta dei due sistemi energetici, che fanno parte del sistema nervoso autonomo che sono il sistema simpatico e parasimpatico. Cioè il sistema che accumula energia, crea riserve, il sistema che dice “mangia e riposa”, e il sistema che dice “agisci, vai, fai, perché devi affrontare il mondo esterno. Se i due sistemi sono in equilibrio ecco che stiamo bene. Se i due sistemi cominciano a innescarsi contemporaneamente, oppure se ne innesca uno e l’altro no, ci troviamo di fronte a uno squilibrio energetico e stiamo male; ecco che l’Hatha Yoga vuole riportarti all’equilibrio”.
Mi dicevi che hai messo a punto, negli anni, un tuo insegnamento yoga personalizzato: di cosa si tratta e come si svolgono le tue lezioni?
“I miei maestri sono sempre stati anche dei ricercatori, e questo mi ha spinto a ricercare, perché questa spinta ha incontrato la mia indole. Dopo aver seguito i loro insegnamenti, ho cominciato a cercare anch’io verso altre direzioni. Da un po’ di anni a questa parte pratico uno yoga differente da quello che si trova sul mercato. Io l’ho chiamato Yoga Essenziale. La parola essenza va al succo, per raggiungere il bisogno dell’uomo. Il succo è inteso anche come qualcosa di molto concentrato. L’obiettivo è quello di creare il benessere della persona a 360 gradi. Noi lavoriamo sul corpo attraverso le posizioni conosciute – il Re delle Scimmie, il Re dei Pesci – nomi riferiti a personaggi del Pantheon Indiano, oppure riferiti ad animali mitologici, che incarnano delle qualità. Ogni posizione cardine dello yoga ha dentro sé questo “succo” che è una qualità interiore, che voglio sviluppare o rafforzare o far evolvere attraverso quella posizione. Per esempio, la posizione del Re dei Pesci è una torsione. In pratica il bacino rimane fermo e muoviamo il tronco in rotazione verso una direzione. Secondo lo yoga le torsioni ci rendono più inclini all’apprendimento, perché ci liberano dalle tensioni, ci liberano dai fardelli del passato, che ci condizionano creando una certa armatura e rigidità. In alcuni casi ci si libera da costrizioni, in altre da pesi, in altri casi si sviluppano potenzialità nuove. La posizione incarna una potenzialità della natura. Interpretandola si entra in quell’ambito energetico e, se si comprende questo aspetto, mentre si lavora con il corpo si sta lavorando anche con la mente. Quindi corpo, mente, respiro ed emozioni”.
Dove insegni e, nel caso, fai anche lezione online?
“Sono su Facebook, su Google, al Centro Como Corsi del Maestro Bruno Ragogna che è il centro presso per cui lavoro, un centro anche di ricerca: con Bruno Ragogna, infatti, abbiamo proposto master molto interessanti nei quali varie discipline si incontrano. Quando si può sono in presenza anche a Erba, presso La Società Coop. Sociale Noivoiloro, che è un centro che lavora con disabili, e anche con l’Opificio Zappa. In questo periodo organizzo lezioni attraverso la piattaforma Zoom, in caso di interesse mi si può contattare sulla mia pagina Facebook”.