Approfondimento con Cremonesi, Presidente Ordine Infermieri Como

21 novembre 2020 | 11:39
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Il punto della situazione sul personale infermieristico. Il presidente Cremonesi: “necessari screening più frequenti, per lavorare in sicurezza”

CiaoComo ha intervistato Dario Cremonesi, presidente dell’Ordine degli Infermieri di Como, che ha disegnato il punto della situazione da parte del comparto infermieristico. «Lo stato di emergenza sanitaria dura da febbraio e, nonostante il piccolo sollievo estivo, siamo ripiombati in una seconda ondata che, pur presentando caratteristiche già annunciate, sta di fatto presentando variabili di intensità e progressione che coinvolgono un numero più elevato di persone. Dal punto di vista di incidenza del virus, la provincia di Como si trova in grosse difficoltà, e questo va a creare un riverbero importante sulle strutture sanitarie e su tutto il sistema socio-sanitario, che è entrato nuovamente in una fase di stress. La macchina organizzativa si é trovata di nuovo nella necessità di riconvertire i reparti dalla loro vocazione originaria e ordinaria a reparti Covid, con l’aggiunta di posti letto in terapia intensiva».

Dario Cremonesi, presidente ordine infermieri di Como

«La riflessione che mi viene di fare in questo momento, rispetto al riconoscimento del nostro lavoro – ha proseguito Dario Cremonesi – è legata alla tutela delle condizioni di sicurezza in cui i professionisti agiscono: la necessità, forte, é quella di creare dei setting di cura e assisitenza in cui gli infermieri possano lavorare in totale sicurezza, sia per sé stessi che per i pazienti. Questo può avvenire grazie alla presenza dei dispositivi di protezione individuale, che fortunatamente ora ci sono, ma il tema più importante riguarda lo screening degli operatori sanitari. Noi ci ammaliamo come tutti gli altri, e quindi è necessario che tutto il personale sanitario venga sottoposto a controlli assidui, sia per svolgere al meglio il nostro lavoro, sia per tornare a casa dalle nostre famiglie in tranquillità, senza temere di essere veicolo di contagio. Un’altro problema di cui tenere conto é la carenza di operatori sanitari, ch c’é sempre stata, ma è stata ulteriormente messa in evidenza dall’evento pandemico».