Emergenza sanitaria, il punto della situazione con i sindaci di Como e Cantù

21 novembre 2020 | 16:16
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Doppio intervento questa mattina a CiaoComo dei sindaci di Como e Cantù, per fare il punto della situazione sanitaria del territorio

Doppio intervento questa mattina a CiaoComo dei sindaci di Como e Cantù, per fare il punto della situazione sanitaria del territorio. Mario Landriscina, sindaco di Como, ha sottolineato la gravità della condizione sociale ed economica in cui versano molti cittadini, citando un esempio piuttosto significativo. «A noi si rivolgono, in cerca di aiuti, persone che versano in estremo bisogno. Questa mattina, per esempio, si é presentato un padre che, con la moglie ricoverata in ospedale, è senza lavoro e si trova da solo a gestire i figli. Abbiamo subito provveduto a consegnargli quello di cui aveva bisogno nell’immediato per sfamare la sua famiglia».

Punto della situazione con i sindaci di Como e Cantù

«Chiunque abbia bisogno si rivolga al C.O.C. e al Comune, siamo qui per aiutare tutti – ha aggiunto Landriscinanon chiedete aiuto a persone di dubbia moralità e dai secondi fini. Dagli affitti ai pacchi alimentari, cerchiamo di andare incontro a tutti, dando quello che possiamo».

Punto della situazione con i sindaci di Como e Cantù

Anche il sindaco di Cantù Alice Galbiati ha voluto inquadrare la situazione, durante la diretta ai microfoni di CiaoComo, riferendo i numeri della pandemia, che ad oggi vede 922 positivi, di cui 2 ospiti nelle RSA, con 848 guariti e 76 deceduti dall’inizio della pandemia. «Questi numeri dimostrano che ci siamo ancora dentro in pieno, quindi non dobbiamo abbassare la guardia ed è necessario che la stretta rimanga, anche se questo comporta, per tutti, l’andare incontro a grosse difficoltà economiche».

Punto della situazione con i sindaci di Como e Cantù

«Con tutte le fatiche del caso, il Comune di Cantù ha avviato il porcedimento per la diffusione di un bando che andrà a sostenere le attività commerciali che sono state chiuse con i due decreti, ma non possiamo pensare che questo sia sufficiente, perché gli aiuti devono arrivare dalla Stato».