Cantù perde due punti per la rinuncia della Virtus Roma alla A1: addio ad un pezzo di storia
La società capitolina abbandona dopo 60 anni. Negli anni 80 il clou dei successi con Bianchini in panchina.
Quasi 60 anni di storia, titoli in Italia (lo scudetto nell’83 con il vate Valerio Bianchini in panchina), poi Coppa Campioni ed INtercontinentale l’anno dopo. Anche due Korac nell’86 e nel 92. Una società simbolo per anni in Italia, che ha riempito spesso il PalaEur fino all’inverosimile, e che ora scompare quasi in silenzio. L’annuncio in queste ore.
Questo il comuunicato ufficiale
La Virtus Roma ha comunicato con vivo rammarico a FIP e Lega Basket Serie A la decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione di ritirare la società dal campionato in corso. Tale sofferta decisione è stata presa dopo aver constatato l’assoluta e oggettiva impossibilità di sostenere i costi necessari per portare a termine la stagione.
Il protrarsi della legislazione emergenziale relativa alla pandemia ha provocato, in modo non preventivabile e non evitabile, il totale azzeramento dei ricavi; e la compagine sociale, che pure ha sostenuto per decenni, con notevoli sacrifici economici, l’attività sportiva della squadra ha dichiarato la propria indisponibilità – in considerazione del particolarissimo e imprevedibile momento storico – a proseguire nel farlo.
Il tentativo di trovare soggetti disposti ad acquisire o a sostenere in qualunque modo la società è stato svolto in ogni direzione, in Italia e oltre oceano, ma nessuno di questi, nonostante le vantaggiose condizioni proposte, ha dato esito positivo, probabilmente avendo constatato l’impossibilità di generare ricavi.
È forte il rammarico, sia in considerazione della storia sportiva della società, sia della sua importanza per la città di Roma, sia per il disagio creato allo svolgimento del campionato. Tuttavia, la decisione è stata resa inevitabile dagli eventi.
Ed adesso cosa succede in A1 maschile ? La domanda, legittima, trova subito risposta dalla Federazione italiana pèallacanestro. La rinuncia, maturata prima del termine del girone d’andata, comporta l’annullamento di tutte le partite sin qui disputate (e dunque verranno tolti i 2 punti a tutte le squadre, inclusa Cantù, che hanno battuto Roma), la serie A che torna in numero dispari (15) di partecipanti, le retrocessioni che da due diventano una, un turno di riposo per coloro che da domenica avrebbero dovuto giocare con la Virtus e lo svincolo immediato dei giocatori e dei componenti lo staff tecnico.
La Pallaccanestro Cantù, intanto, torna al lavoro dopo le due sconfitte di fila a Brindisi e Cremona (giovedì sera, brutto derby). Ora i ragazzi di Pancotto attesi da un’altra trasferta, quella di domenica a Trento (ore 19). Terza di fila fuori casa di un intenso mese di dicembre.