Donazioni al Banco Alimentare: tante “delizie” grazie alla generosità dei comaschi




Durante le festività natalizie il Banco Alimentare della Lombardia a Como, attraverso il programma Siticibo, ha registrato un grande incremento di generosità tra i donatori di alimenti. Pasticcerie, panificatori, ristoratori sono stati protagonisti e promotori di azioni benefiche presso la loro clientela.
E’ il caso di due iniziative legate al concetto del dono “sospeso”, mutuato dall’usanza tutta italiana e specificamente napoletana, di lasciare pagato al bar un caffè per chi non può permetterselo.
Così è partita la proposta del “Panettone sospeso”, patrocinata da Confcommercio Como, alla quale hanno aderito alcune pasticcerie artigianali: i pasticceri hanno invitato ogni cliente che acquistava presso di loro un dolce natalizio ad acquistarne un secondo da donare al Banco Alimentare della Lombardia, affinchè fosse poi distribuito alle strutture caritative che, sul territorio, sostengono le persone e le famiglie più fragili. Per ogni panettone in più acquistato, la pasticceria stessa ne ha messo a disposizione un secondo, raddoppiando così il gesto solidale. Sono stati 120 i dolci prelevati dai furgoncini di Siticibo e ridistribuiti alla vigilia di Natale a realtà come le Conferenze Vincenziane di alcune parrocchie.

Una delle aziende che hanno aderito all’iniziativa ha poi voluto proseguire, declinando l’idea su un’altra tipologia di alimenti. Si tratta di Capriccio di Como (che nella sede di Grandate ha negozio e ristorazione) che si è fatta promotrice del “Piattino sospeso”. In pratica, con la stessa modalità del panettone, chi acquista un pasto da asporto (in questa fase della pandemia i locali funzionano solo in questa modalità) si vede proporre la possibilità di offrire un primo piatto a una persona bisognosa. Le porzioni di primi piatti confezionate in atmosfera modificata e pronte da riscaldare vengono poi prelevate e consegnate dai volontari di Siticibo, che le trasportano su furgoncini refrigerati.
“Per ogni Piattino sospeso prenotabile in tutte e tre le nostre sedi di Grandate, Como e Bregnano – spiega Davide Tarzi, titolare del Capriccio di Como – noi doniamo un’altra porzione di cibo equivalente. Quando raggiungiamo un numero di porzioni in linea con il fabbisogno delle strutture di carità selezionate nella nostra zona dal Banco Alimentare, telefoniamo a Siticibo che manda i suoi volontari a prelevarle. Abbiamo fatto una prima consegna di 50 porzioni di trofie al pesto e al ragù subito dopo Natale. E vogliamo proseguire, anche dopo le feste!”
“La catena solidale del dono sospeso di cibo, nella zona di Como in realtà era iniziata già durante il primo lockdown di primavera – ricorda Marco Magnelli direttore Banco Alimentare della Lombardia- quando la Macelleria Vergani di Inverigo lanciò l’Hamburger sospeso: un’idea benefica contagiosa, che sta ormai sfiorando quota 3.000 hamburger donati, grazie anche alla collaborazione dell’ Allevamento Quaglia. La cosa più bella è rilevare che, per ognuna di queste iniziative, il dono è di alta qualità alimentare: segno di una grande sensibilità delle aziende e della gente di Como verso chi è in difficoltà, soprattutto in questa difficile congiuntura.”