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Integratori alimentari non a norma alla frontiera e scatta il sequestro della Finanza

18 gennaio 2021 | 06:55
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Integratori alimentari non a norma alla frontiera e scatta il sequestro della Finanza
Integratori alimentari non a norma alla frontiera e scatta il sequestro della Finanza
Integratori alimentari non a norma alla frontiera e scatta il sequestro della Finanza

Sottoposto a sequestro cautelare lo stock intercettato nei mesi scorsi a Brogeda. Multa pèr il responsabile del trasporto.

Importante operazione dei Funzionari ADM della Sezione Operativa Territoriale (SOT) di Ponte Chiasso e militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ponte Chiasso hanno sottoposto a sequestro cautelare, ai fini della successiva distruzione, una partita di merce costituita da 272 confezioni di integratori e complementi alimentari, del valore di oltre 23.000 dollari americani, al termine di una articolata attività di indagine amministrativa. La merce era stata intercettata nel mese di maggio scorso, quando una cittadina di nazionalità italiana ne aveva tentato l’irregolare introduzione nel territorio nazionale al valico di Brogeda autostradale senza procedere a dichiararla e senza documentazione di scorta.

Gli accertamenti successivi hanno consentito di chiarire che:
– la quantità rinvenuta non era compatibile con l’uso personale;
– per l’eventuale uso commerciale la merce non era a norma né per registrazione presso il Ministero della Salute né per etichettatura;
– la merce aveva compiuto un tortuoso giro (dagli USA alla Svizzera, quindi in transito verso l’Italia per la successiva rispedizione in Svizzera) prima del definitivo tentativo di introdurla, irregolarmente, in Italia.

In relazione all’ammontare dei diritti doganali dovuti (oltre 5.000 euro a titolo di dazio e IVA), all’autore dell’illecito, è stata inflitta la sanzione di 30.000 euro. L’attività di servizio in argomento si inquadra in un più ampio e costante dispositivo di prevenzione posto in essere dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalla Guardia di
Finanza ai valichi di confine italo-svizzeri,a presidio della legalità e per garantire il rispetto della normativa doganale.