Il Ministro Speranza in aula:”Non possiamo abbassare ora la guardia”, verso una Pasqua “blindata”
La sua relazione oggi in aula:Qui in anticipo per raccogliere anche suggerimenti”. Il nuovo Dpcm pronto tra qualche giorno
“Non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all’ultimo miglio e non possiamo abbassare la guardia.“. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, oggi nella comunicazione al Senato sulle nuove misure per il contrasto della pandemia da coronavirus. Il prossimo dpcm ha aggiunto il ministro “varrà dal 6 marzo al 6 aprile” e includerà, dunque, la festività di Pasqua del 5 aprile come riporta ora il sito di Skytg24. La “bussola del nuovo dpcm – ha detto Speranza – sarà la salvaguardia del diritto alla salute”. “La proposta di un portavoce per il Cts può essere considerata positivamente”, ha aggiunto. “Il Governo è qui in Aula con largo anticipo proprio per ascoltare con attenzione proposte e suggerimenti di tutti i parlamentari. Con lo stesso spirito, nei prossimi giorni sarò nelle competenti Commissioni per proseguire anche in quella sede il confronto con tutte le forze politiche”, ha detto poi Speranza nella comunicazione alla Camera. “Parallelamente, continua il confronto con Regioni Province autonome, Associazione Comuni italiani e Unione delle Province italiane. La votazione delle risoluzioni è prevista in serata.
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“È fondamentale mantenere un approccio di grande prudenza – ha precisato Speranza – Con questo livello di incidenza di casi abbiamo 5 regioni con terapie intensive sopra la soglia critica e l’Rt medio è 0.99, secondo l’ultimo rilevamento. Quindi l’Rt si avvia con le misure attualmente in vigore a superare la soglia di 1”. “La presenza delle varianti condizionerà l’epidemia: la variante inglese è presente nel 17,8% dei casi e sarà presto prevalente e la sua maggiore diffusione rende indispensabile alzare il livello di guardia, ma fortunatamente non compromette l’efficacia dei vaccini. Le altre due varianti sono più insidiose per la ridotta efficacia dei vaccini. La loro diffusione è minore ma è necessario isolare i focolai”.
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“Solo il comune lavoro di tutte le istituzioni può portarci a vincere la sfida che abbiamo davanti. Questo dibattito è importante e siamo in una situazione politica nuova. Ringrazio il presidente Mattarella. Il premier ha detto che l’unità non è un’opzione ma un dovere. Ho sempre auspicato un’unità nazionale contro l’emergenza. Non c’è strada diversa da unità”, è l’appello lanciato dal ministro, che poi aggiunge: “Le polemiche disorientano i cittadini sempre più stanchi per questa lunga crisi. Insieme all’unità e alla responsabilità è indispensabile dire sempre la verità ai cittadini. Riconfermo un messaggio di fiducia: argineremo il virus con la scienza e il personale sanitario. I ritardi di alcune forniture di vaccini non muteranno l’iter in corso e vediamo la luce in fondo al tunnel”.
Il resto del suo intervento nel video allegato tratto dalla pagina del Senato della Repubblica.