Como, botte al connazionale per rapinarlo del cellulare: due somali arrestati dalla Polizia



E’ successo in zona Val MUlini. Gli agenti sulle loro tracce dopo la denuncia della vittima.
Operazione degli agenti della Polizia di Stato, con arresto in flagranza di reato, di due cittadini somali, regolari sul Territorio Nazionale. E’ successo in zona Val Mulini a Como, a ridosso della Napoleona.
LA RICOSTRUZIONE
Nella mattinata, un cittadino somalo senza fissa dimora e regolare sul territorio nazionale, si è presentato al Corpo di Guardia della Questura, lamentando dolori su diverse parti del corpo e sostenendo di aver appena subito la rapina del proprio telefono cellulare da parte di due suoi connazionali, anche loro senza fissa dimora. Lo stesso ha fornito agli operatori della Volante una accurata descrizione dei responsabili, indicando anche il luogo dove questi avrebbero trovato riparo, ossia una struttura abbandonata di via dei Mulini.
Sul posto, i poliziotti sono riusciti ad individuare i due presunti autori della rapina, i quali, alla vista degli operatori, hanno dapprima tentato di darsi alla fuga, per poi inveire nei confronti degli agenti con violenza e frasi oltraggiose. Messi in sicurezza nelle auto di servizio, gli operatori hanno proceduto ad una accurata perquisizione dei luoghi, riuscendo a trovare il cellulare oggetto della rapina occultato sotto a un materasso.
Nel medesimo luogo, gli agenti hanno altresì rinvenuto due mountain bikes (marca MONTANA E MIRAGE con ancora i numeri seriali ben visibili), delle quali i due fermati non hanno saputo dichiarare la provenienza. I somali, accompagnati in Questura per gli accertamenti del caso, sono risultati, il primo, tale A.R.S. classe 1993, incensurato, mentre il secondo, tale A. A. classe 1994, con precedenti in materia di immigrazione.
In accordo con la Procura i due uomini sono stati tratti in arresto per rapina, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, nonché denuniati per oltraggio e ricettazione. Accompagnati in carcere, per loro processo nei prossimi giorni. La vittima, a cui è stato riconsegnato il telefono cellulare, è stata accompagnata presso il prontos occorso del Sant’Anna: per lui prognosi di 7 giorni.