Introduzione di un’isola, ecco il primo EP di Santimone

La cantautrice Santimone, al secolo Francesca Giannella, ha appena pubblicato il suo primo disco di esordio, disponibile in tutti gli store digitali
Si intitola Introduzione di un’isola il primo disco della cantautrice Santimone, uscito lo scorso 12 febbraio in tutti gli store digitali, prodotto da Giorgio Baù e distribuito da Artist First.
Registrato al New Mood Recording Studio di Olgelasca (CO) e al Proof of Sound studio di Garbagnate Milanese (MI), mixato e masterizzato al Proof of Sound studio di Garbagnate Milanese (MI) da Giorgio Baù e composto da 5 brani sospesi tra cantautorato e pop, l’Ep è una piccola raccolta del mondo interiore dell’artista che, al pari delle stagioni, cambia colori, suoni e atmosfere.

Dietro al nome d’arte di Santimone (“che altro non è se non il cognome della mia mamma”, ha raccontato) si cela Francesca Giannella, fondatrice, nel 2011, della sua prima band, le Marshmallow Pies, per le quali scrive le sue prime canzoni in inglese, influenzata da cantautori malinconici come Damien Rice e Laura Marling. Poi, spinta dall’esigenza di scrivere in italiano, ha tratto ispirazione dalle voci femminili del cantautorato indie e dalla leggerezza del pop per iniziare a realizzare i primi brani, introspettivi e intimi, incentrati su temi profondi che, però, vengono trattati in una forma fresca e leggera. Nel 2015 ha iniziato a far ascoltare live le sue nuove canzoni, utilizzando lo pseudonimo di Bye Bye Blue, calcando il palco di diversi club Lombardi e aprendo i concerti di Bianco, Io e la Tigre, Violetta Zironi e Angelica.
Nel 2019 è partita la sua collaborazione con il produttore Giorgio Baù che ha portato alla realizzazione di Introduzione di un’isola. Il disco vanta la presenza, al basso e ai cori nel brano “Outro”, di “Morco”, alias Marco Amadio de L’Officina della Camomilla, della chitarra in “Nemmeno Puoi” di Lorenzo Parenti, delle tastiere e della chitarra elettrica in “Milano Blu” di Giorgio Baù.

I BRANI DELL’ALBUM
Nemmeno Puoi è il primo estratto dall’EP di Santimone ed è il brano che apre il disco. È un brano che nasce durante un viaggio di ritorno. È la paura di rivelarsi, ma la voglia di scoprirsi. Parla del momento in cui due anime si incontrano e iniziano a conoscersi, racconta quella precisa fase in cui si ha paura di lasciarsi andare e di mettersi a nudo.
Milano blu è stata scritta in un momento di cambiamento e incertezza che ha trovato rifugio nella stanza dei genitori dell’artista dove ha scritto questo brano di getto. Il brano parla della paura che tutto possa cambiare attorno a sé stessi e di non riuscire a stare al passo.
Di Bianco e di Blu è stata scritta durante un periodo di rassegnazione. Descrive ciò che si prova nell’esatto momento in cui si realizza il vuoto che lascerà la fine di una relazione.
Dei tuoi riccioli è il brano che prima degli altri ha preso forma. Parla della nostalgia di qualcosa che non potrà mai succedere, dell’intensità dei sentimenti di un amore inespresso che non vedrà mai la luce.
Chiude il disco un brano strumentale che richiama l’elemento dell’acqua, simboleggiando così l’inesorabile scivolare via di tutti i sentimenti mescolati fino a qui. La dolcezza del brano accompagna l’ascoltatore verso uno stato di veglia come quando si capisce che ci si sta per svegliare da un momento all’altro.