Albate si cambia! L’invito a partecipare all’incontro online per il futuro del quartiere

Come si costruisce una mappa di comunità? Se venisse fatto per la zona di Albate, ricca di possibilità poco sfruttate dal territorio? Quali sono le associazioni e le realtà che possono farlo o avanzare delle proposte in merito? Ne parlano le associazioni del progetto Como futuribile sabato 6 marzo in un incontro pubblico sulla piattaforma Zoom al quale potete accedere cliccando qui.
La giornata del 6 marzo dalle 14,30 alle 18,30 sarà un momento pubblico per confrontarsi e per iniziare a creare una mappa di comunità: un prodotto grafico “caldo”, che non si limita a rappresentare ma disegna relazioni, raccoglie e connette luoghi, persone, storie, percorsi.
Per realizzare la mappa saranno presenti le architette Stefania Cacia, Antonella e Katia Pinto, che hanno già realizzato qualcosa di analogo con la comunità di Camerlata Rebbio.
Aderiscono all’iniziativa: Agorà incontri culturali Albatesi, Assemblea di zona, Unione Circoli Cooperativi, Ist. Comprensivo di Como-Albate, Scuola Materna S. Antonino, Associazioni genitori di Albate, Comunità parrocchiale di Albate – Muggiò, Ass. Naz. Alpini sez. Albate, WWF Oasi Bassone, Parco Spina Verde, Progetto Youthlab Erba, Arci La Loco Osnago, Legambiente Brenna, Legambiente Nazionale, Circolo ambiente “Ilaria Alpi”, Fridays for future Como.
Potete partecipare all’incontro tramite il seguente link di Zoom: https://us02web.zoom.us/j/82712630574?pwd=Qm5kcDRUZzFyREpoUWxvdENkeXBwUT09
Sarà possibile seguire l’incontro anche sulle pagine facebook di ecoinformazioni, Arci Como e Auser Como.
Il progetto Como futuribile, di Arci Como, Auser Como, Legambiente Como e L’isola che c’è si svolge con il contributo di cui agli artt. 72 e 73 del D.Lgs. 117/2017 finanziato con le risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e di Regione Lombardia.
Arci Como, Auser Como, Legambiente Como, L’isola che c’è

COS’È LA MAPPA DI COMUNITÀ
La mappa di comunità è uno strumento con cui gli abitanti di un determinato luogo hanno la possibilità di rappresentare il patrimonio, il paesaggio, i saperi in cui si riconoscono e che desiderano trasmettere alle nuove generazioni. Evidenzia il modo con cui la comunità locale vede, percepisce, attribuisce valore al proprio territorio, alle sue memorie, alle sue trasformazioni, alla sua realtà attuale e a come vorrebbe che fosse in futuro. Consiste in una rappresentazione cartografica o in un qualsiasi altro prodotto od elaborato in cui la comunità si può identificare.
Viene in tal modo esplicitato un concetto “nuovo” di territorio, che non è solo il luogo in cui si vive e si lavora, ma che pure conserva la storia degli uomini che lo hanno abitato e trasformato in passato, i segni che lo hanno caratterizzato. Vi è la consapevolezza che il territorio, qualunque esso sia, contenga un patrimonio diffuso, ricco di dettagli e soprattutto di una fittissima rete di rapporti e interrelazioni tra i tanti elementi che lo contraddistinguono.
La mappa è un processo culturale, introdotto in Inghilterra all’inizio degli anni Ottanta e poi ampiamente sperimentato, tramite il quale una comunità disegna i contorni del proprio patrimonio; è più di un semplice inventario di beni materiali o immateriali, in quanto include un insieme di relazioni invisibili fra questi elementi. Deve essere costruita col concorso dei residenti e far emergere tali relazioni. Non si riduce quindi ad una “fotografia” del territorio ma comprende anche il “processo con cui lo si fotografa”.
Predisporre una mappa di comunità significa avviare un percorso finalizzato ad ottenere un “archivio” permanente, e sempre aggiornabile, delle persone e dei luoghi di un territorio. Eviterà la perdita delle conoscenze puntuali dei luoghi, quelle che sono espressione di saggezze sedimentate raggiunte con il contributo di generazioni e generazioni. Un luogo include memorie, spesso collettive, azioni e relazioni, valori e fatti numerosi e complessi che a volte sono più vicini alla gente che non alla geografia, ai sentimenti che non all’estensione territoriale.