Coldiretti, nel 2020 una famiglia lariana su quattro è più povera

Nel 2020 in Italia, il 28,8%, circa una famiglia su quattro, ha dichiarato un peggioramento della situazione economica rispetto al 2019
Anche nelle due province lariane, a un anno dall’inizio della pandemia una famiglia su quattro è più povera. Lo confermano i dati secondo cui in Italia, circa il 28,8% dei nuclei familiari ha dichiarato nel 2020 un peggioramento della situazione economica rispetto all’anno precedente.
E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) dell’Istat. Un deterioramento della situazione economica che ha colpito di più le regioni ricche del Centro (30,5%) e del Nord (28,8%) rispetto al Mezzogiorno (27,7%).
Dati che si rintracciano in pieno anche nelle province lariane e del settentrione lombardo, che si sono trovate, a più riprese, nel cuore della bufera. La punta dell’iceberg delle difficoltà in cui si trova il Paese è rappresentata dagli oltre 5,6 milioni di individui in condizione di povertà assoluta, con un’incidenza media pari al 9,4%. Si tratta del valore più elevato degli ultimi quindici anni con la povertà che, quindi, cresce soprattutto al Nord, area particolarmente colpita dalla pandemia, dove la percentuale di poveri assoluti passa dal 6,8% al 9,4% degli individui. A preoccupare, oltre al dato già segnalato di una famiglia su quattro, è anche la povertà che, nel 2020, ha colpito un milione e 346mila bambini e ragazzi (under 18), ben 209mila in più rispetto all’anno precedente. Una situazione drammatica che incide sui livelli di istruzione ed integrazione aumentando l’area del disagio ed i rischi di comportamenti antisociali.

Fra i nuovi poveri nelle nostre province ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Nel 2020 sono stati oltre 5 milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a chilometri zero e di altissima qualità distribuiti in tutta Italia dagli agricoltori della Coldiretti per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi di fronte alla crescente emergenza provocata dalla pandemia Covid.