21 Marzo a San Fermo, una panchina gialla per la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
È stato il dolore di una madre a mettere in moto tutto – una madre che ha perso il figlio nella strage di Capaci – insieme al desiderio di mantenere vivo il ricordo. Attraverso la recita di nomi e cognomi – gente che era viva ma poi non lo è più stata – una sorta di rosario laico che, dal 1996, riporta alla memoria queste persone prematuramente scomparse a causa della mafia
Quest’anno il Comune di San Fermo della Battaglia, nel primo giorno di primavera, per sensibilizzare la cittadinanza a questa ricorrenza, aderisce con un simbolo: una panchina colorata di giallo che si trova nella piazza XXVI Maggio.
“Il motivo di questo colore – mi spiega Angelica Volpato, presidente della Commissione Biblioteca
e coordinatrice e referente della rete BILL di San Fermo della Battaglia – è da ricercarsi nelle stelle”.
Sono loro che, citate nello slogan di Libera (Associazioni nomi e numeri contro le mafie), l’hanno ispirato, mentre la scritta arancione, sempre sulla panchina, è quella della legalità, riferita alla rete BILL – Biblioteca della legalità.
Anche la Biblioteca di San Fermo della Battaglia fa parte di questa rete, che promuove l’educazione e la diffusione della lettura; perché le storie svolgono un ruolo fondamentale, sia nell’elaborazione di un pensiero complesso, sia nella comprensione della realtà e sono strumenti utili anche per promuovere i valori della giustizia e della responsabilità.
La panchina colorata in una piazza è ciò che catalizza subito l’attenzione: è il simbolo del momento in cui fermarsi e, riposando, prendersi il tempo per riflettere e ricordare.
“Il messaggio è immediato” continua Angelica, raccontando di questa idea nata nell’ambito della Commissione Biblioteca, “e il nostro contiene anche i riferimenti che parlano di legalità; non appena è stata messa in piazza, dopo neanche dieci minuti c’era già chi leggeva incuriosito: 21 Marzo, Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie”.
Ricordiamo alcuni degli impegni concreti di Libera: la legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’educazione alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura.
La Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è da qualche anno anche riconosciuta ufficialmente dallo Stato, con la legge numero 20 dell’8 marzo 2017.