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Il “miracolo” del Santo Crocifisso quasi 500 anni fa: le catene si spezzano al suo passaggio!

25 marzo 2021 | 15:50
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Il “miracolo” del Santo Crocifisso quasi 500 anni fa: le catene si spezzano al suo passaggio!
Il “miracolo” del Santo Crocifisso quasi 500 anni fa: le catene si spezzano al suo passaggio!
Il “miracolo” del Santo Crocifisso quasi 500 anni fa: le catene si spezzano al suo passaggio!
Il “miracolo” del Santo Crocifisso quasi 500 anni fa: le catene si spezzano al suo passaggio!

Ricorre oggi l’anniversario di quell’episodio. Fede sempre crescente, i comaschi lo invocano per la protezione.

Ricorre proprio oggi il miracolo del Santo Crocifisso di Como a cui migliaia di comaschi, nel corso degli anni, sono devoti. 25 marzo del 1529, proprio come la giornata odierna, le catene che bloccavano il passaggio dei Confratelli si spezzano davanti al Crocifisso. Da allora una fede sempre crescente. Oggi la Basilica ricorda il miracolo, noi domani vi faremo vedere la Via Crucis (ultima della Quaresina 2021) proprio davanti al Crocifisso a pochi giorni dal via della Settimana Santa. Ecco il racconto di quegli avvenimenti.
miracolo del crocifisso di como 500 anni fa catene spezzate al passaggio della croce
Nel 1399 molti pellegrini stranieri si erano concentrati in Parigi per prepararsi al viaggio a Roma in occasione del Giubileo.
Dalla Basilica di S. Dionigi prelevarono tre immagini sacre che proteggessero, durante il lungo viaggio, i pellegrini.
Partirono divisi in tre gruppi numerosi; due di essi erano preceduti dal Crocifisso, il terzo dall’immagine della Beata Vergine.
I romei dopo aver compiuto a Roma le loro devozioni, ripresero la via del ritorno.
Arrivati a Firenze non fu per loro possibile entrare in città per la peste e così furono costretti ad accamparsi fuori dalle mura. Alla fine, dopo un periodo di quarantena durante il quale furono assistiti dai monaci celestini, fu loro concesso di entrare in città; ed essi, come attestato di riconoscenza, donarono uno dei Crocifissi recati da Parigi alla chiesa dei Celestini.
Nel 1401 erano di passaggio a Como. La chiesa dell’Annunciata dei Celestini ricordò il conforto ricevuto dai discepoli di S. Pietro Celestino a Firenze; alla chiesa dell’Annunciata lasciarono così in ringraziamento il Crocifisso che li aveva guidati lungo il viaggio.
In questo modo Como ricevette il celebre Crocifisso. La grande devozione al Crocifisso di Como diffusa non solo nel comasco, ma anche in tutta la Lombardia, in altre regioni d’Italia e all’estero si deve al miracolo avvenuto nel 1529.
La sera del giovedì santo che quell’anno ricorreva il 25 marzo, solennità dell’Annunciazione a Maria, i Confratelli dell’Annunciata si recavano processionalmente, come tutti gli anni, guidati dal Crocifisso a visitare le ‘sette chiese’ dove era riposto il SS. Sacramento. Giunti verso le ore 20 al ponte di san Bartolomeo, diretti alle chiese di santa Chiara e a quella più lontana di san Rocco, trovarono la strada sbarrata da due grosse catene sovrapposte, stese per impedire l’entrata in città alle scorrerie nemiche. Le estremità delle catene erano attaccate ad anelloni di ferro impiombati nei muri laterali ed assicurate con chiavi.
Il priore della Confraternita manda due confratelli dal capitano delle guardie per chiedere il permesso di passare. Non essendo accordato tale permesso, non rimaneva altro da fare che passare sotto le catene.
Il confratello che reggeva il Crocifisso, cerca di passare per primo abbassando la croce sotto la catena superiore. Ed ecco, all’abbassarsi della croce, la catena superiore viene strappata dal solido muro di pietra, trascinando con sé una grande quantità di pietre.
Con tale prodigio veniva premiata la fede dei Confratelli dell’Annunciata e da quel momento numerosi fedeli si rivolgono al Crocifisso per invocare la sua protezione e rendergli grazie.