Sicurezza sul lavoro: dalle mascherine al gel, tutto l’indispensabile in era Covid

Nonostante molte attività, soprattutto commerciali, si trovino spesso a dover chiudere i battenti a causa della pandemia in atto, molte categorie di lavoratori si trovano comunque a doversi recare in azienda per svolgere i propri compiti, magari nell’impossibilità di ricorrere allo smart working.
Ovviamente, a prescindere dalle linee guida che impongono determinati comportamenti anti-assembramento, vi sono situazioni in cui mantenere la corretta distanza di sicurezza è impossibile, quindi occorre munirsi di mascherine al fine di limitare le possibilità di contagio.
Ormai si acquistano facilmente anche online, su portali specializzati come www.mmask.it, che propone soluzioni classiche e all’ultima moda, oltre ad altri accessori imprescindibili in questo periodo, come i gel disinfettanti.
Mascherine e barriere per le aziende
Per quanto concerne le mascherine, occorre innanzitutto discernere le varie tipologie esistenti: le cosiddette mascherine chirurgiche monouso sono le più leggere in assoluto e sono analoghe a quelle in stoffa lavabili. Constano di 3 strati, nelle versioni migliori, che proteggono soprattutto le persone che si trovino a poca distanza da chi le indossa.
Diverso è, invece, il discorso per le FFP1, le FFP2 e le FFP3. La prima ha un’efficacia di filtraggio, in entrambi i sensi, che sfiora il 70%, mentre la seconda arriva persino al 90% e si sta diffondendo in molte aziende ove le distanze minime non possano sempre essere garantite per motivi pratici. La FFP3, con schermatura che arriva quasi al 100%, si predilige in ambienti sanitari ove il rischio di contagio sia molto alto. Tutti questi modelli sono da ritenersi monouso e variano il potere protettivo, specie per chi si trovi nei pressi di chi le indossi, a seconda che possiedano o meno la valvola atta a consentire un maggior ricambio d’aria.
Utilizzare le mascherine è obbligatorio per legge in tutti i luoghi chiusi, comunque, e per indossarle al meglio occorre innanzitutto procedere con le mani pulite e afferrandole per gli elastici laterali. La mascherina deve coprire perfettamente naso e bocca e, al momento di gettarla via, va tolta allo stesso modo, avendo anche cura di gettarla nei contenitori appositi.
Le barriere anti-droplets (ovvero le goccioline di saliva nelle quali potrebbe annidarsi il virus) sono molto spesso scelte dalle aziende che necessitino di un divisorio trasparente ma efficace per limitare il contagio. Usate spesso in sinergia con le mascherine, possono frapporsi fra dipendenti che lavorino vicini o clienti che necessitino di assistenza al banco o alla cassa. Di solito si realizzano in policarbonato trasparente che può offrire uno spessore fino a 5 millimetri.
Il gel e lo spray disinfettante
Per essere efficace, un gel disinfettante deve contenere almeno il 70% di alcool. In mancanza di acqua e sapone, o quando ci si muova in azienda da una stanza all’altra, ci si può rifornire da totem che lo distribuiscono, posizionati nei punti strategici; oppure basta un erogatore similare a quelli dei saponi liquidi.
L’importante sarà averlo sempre a portata di mano e, in tal senso, basta anche un contenitore personale da tenere in tasca. Ne bastano piccole quantità sulle mani da usare come se le si stesse lavando, avendo cura di strofinare con il gel i palmi, i dorsi e anche lo spazio tra le dita: l’evaporazione avviene nel giro di alcuni secondi e, se si trovano profumazioni delicate, l’operazione risulta ancor più gradevole.
Gli spray si prediligono, invece, per igienizzare le superfici e anche in questi casi la percentuale di alcool sarà determinante. Si possono così ripulire efficacemente scrivanie, tavoli, piani di lavoro di ogni genere e persino maniglie di porte o qualunque altro oggetto possa essere toccato da più persone diverse.