Vaccini a domicilio, i virtuosi esempi comaschi
Dopo Albavilla, anche Figino Serenza, Novedrate, Olgiate Comasco e Capiago Intimiano tra i comuni che si sono attivati per le vaccinazioni a domicilio
Vaccinazioni a domicilio per i cittadini più fragili e allettati: ecco i virtuosi comuni comaschi che, in queste ore, dopo, l’esperienza di Albavilla, hanno provveduto ad attivare il servizio sul proprio territorio. Nella presa diretta di ieri mattina, CiaoComo vi ha mostrato l’arrivo di una quarantina di dosi vaccinali a Figino Serenza e Novedrate, alla presenza dei sindaci di entrambi i Comuni e dei medici responsabili delle somministrazioni.
Nella giornata di ieri, anche il sindaco Moretti di Olgiate Comasco ha comunicato che, sull’intero territorio olgiatese, da giorni si sta lavorando per organizzare, assieme ai Medici di base ed agli enti preposti, le autorizzazioni e la fornitura dei vaccini per avviare il servizio di vaccinazioni a domicilio per i cittadini allettati e fragili. «La priorità è la salute dei cittadini – ha concluso il sindaco, in un post sui canali social – per questo serve fare i passi giusti anche mettendoci un giorno in più».

Da sottolineare anche l’intervento del sindaco di Capiago Intimiano Emanuele Cappelletti che, avendo avuto avuto notizia dell’arrivo, da parte di Ats Insubria, di uno stock di vaccini Moderna destinati ai suoi residenti impossibilitati a uscire di casa, ha organizzato, nel giro di pochissimi giorni, il servizio di somministrazione a domicilio. «Il Moderna, dal momento in cui viene scongelato, è utilizzabile solo per le sei ore successive, quindi il tempo per somministrarlo alle nostre persone fragili è poco – ha spiegato il primo cittadino che, alle 7.30 del mattino, si è recato di persona alla farmacia dell’Ospedale di Sant’Anna a Como per recuperare la borsa frigo contenente 30 dosi – perché ho preferito andare io? In una situazione di emergenza e con le pressioni che ci sono sul sistema sanitario lombardo non volevo rischiare imprevisti o avere problemi». Grazie all’aiuto di tre infermieri, al lavoro del vicesindaco e il sostegno dalla Protezione civile, dalle 9 alle 14 di ieri sono state vaccinate a domicilio 30 persone fragili del paese. Le due dosi avanzate a fine giornata sono andate a due ultraottantenni.