
La necessità di un domicilio temporaneo può insorgere nel momento in cui si va a vivere in una città diversa per un lavoro di qualche mese, o magari per prestare assistenza a un parente. In tal caso esiste una specifica autocertificazione che permette di dichiarare il trasferimento in modalità temporanea. Se è vero che la burocrazia è articolata, proviamo a fare chiarezza nelle righe che seguono, grazie ai consigli che abbiamo trovato sul Blog Casavo.
Il domicilio e la residenza
Prima di tutto è necessario stabilire che cos’è la residenza e che cos’è il domicilio. La residenza è il posto in cui si vive ufficialmente, ed è riportata sulla carta di identità. In base alla definizione del codice civile, invece, il domicilio è il posto in cui un individuo stabilisce in maniera temporanea la sede dei propri interessi e dei propri affari. Lo scopo del domicilio temporaneo è quello di regolare le situazioni transitorie per le quali si è costretti a lasciare il posto in cui si risiede per andare, per un certo periodo, altrove: di solito per ragioni di studio o di lavoro. Nel caso in cui si abbia la necessità di dichiarare una nuova abitazione, occorre fornire una autocertificazione di domicilio temporaneo.
Domicilio temporaneo: quando è possibile
Sono molteplici le situazioni che possono rendere indispensabile dichiarare un recapito differente rispetto a quello della residenza. Uno degli esempi più comuni è quello delle ragioni di lavoro: magari per un progetto di pochi mesi che porta a trasferirsi in un’altra città. Ma alla base potrebbero esserci anche delle ragioni di salute che richiedono di andare in un ospedale di un’altra città per ricevere le cure mediche di cui si ha bisogno. Di tale casistica fanno parte, tra l’altro, le cure termali a cui ci si può sottoporre in località dedicate. Un terzo caso è quello dell’assistenza per malattia: può capitare di dover trasferirsi a casa di un parente per prestargli l’assistenza di cui ha bisogno a causa di una condizione invalidante o di una patologia. Ancora, non vanno dimenticate le ragioni di studio: si pensi agli studenti che vanno via di casa per frequentare un master, seguire un corso di specializzazione o semplicemente andare all’università.
Gli altri casi
Il domicilio temporaneo può essere richiesto da chi appartiene a un corpo militare ed è in servizio in un posto differente dal luogo in cui si risiede. C’è, poi, il caso del servizio civile, che coinvolge in modo particolare i ragazzi che diventano volontari nel servizio civile in una città differente dalla residenza. Infine, è possibile ottenere il domicilio temporaneo anche se si sconta una pena in un regime di semilibertà o agli arresti domiciliari o se si è un genitore affidatario che deve andare a vivere nella città in cui vive il minore ottenuto in affidamento. In base all’ordinamento del nostro Paese, comunque, non sussiste l’obbligo di dichiarare il proprio domicilio se questo è differente rispetto alla residenza. Per il domicilio, infatti, non sono previsti documenti ufficiali.
Che cos’è Casavo
Fondata nel 2017 a Milano su iniziativa di Giorgio Tinacci, Casavo è una startup operativa nel settore immobiliare che nel giro di pochi anni ha conosciuto una crescita molto veloce. Il suo modello di business fa riferimento all’instant buying: grazie ad algoritmi matematici, informazioni e soluzioni tecnologiche può essere ipotizzato il valore di un immobile per il quale verrà presentata un’offerta. Nel caso in cui essa venga accettata, l’immobile sarà comprato da Casavo in maniera diretta, senza che vi sia la necessità di intermediari. Casavo è operativa a Milano e a Roma, ma anche a Verona, a Bologna, a Torino e a Firenze; dallo scorso anno è sbarcato anche in Spagna.
Gli obiettivi di Casavo
La mission di Casavo consiste nel garantire al cliente il servizio e l’esperienza migliori: un traguardo che può essere raggiunto grazie alla vendita e all’acquisto di immobili senza inutili procedure burocratiche, in tempi veloci. Gli utenti, pertanto, possono usufruire di una valida alternativa rispetto alle classiche procedure di compravendita delle case. In più, prima di rimettere gli immobili in vendita, Casavo li ristruttura: in questo modo crea valore aggiunto a beneficio non solo del mercato, ma anche dei consumatori.