VOGLIAMO la LUNA: intervista ai giovani del gruppo lettura di San Fermo

13 aprile 2021 | 20:46
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Edito dalla casa editrice Piemme per la collana Il Battello a Vapore, il libro VOGLIAMO la LUNA è la risposta diretta, appassionata, mai scontata che ci arriva, per usare le parole della scrittrice Daniela Palumbo, dalla “Generazione che ha diritto di prelazione sul futuro”.

Centoquarantaquattro ragazze e ragazzi di tutta Italia fra gli undici e i diciotto anni hanno risposto a una domanda – lavorando con più di cento parole – per arrivare a definire e immaginare il futuro dopo la pandemia. La domanda è stata: ““Che parola vuoi portare con te nel futuro?”, e per avere la risposta Daniela Palumbo, durante il primo lockdown, si è messa in contatto con i giovani di tutta Italia; attraverso scuole, biblioteche, associazioni culturali, per arrivare a far emergere la voce di chi, spesso, durante la pandemia è stato in silenzio.

Parole legate alla collettività ma anche intime e sofferte, rivestite, forse, di nuovi valori e investite di tante speranze. Le stesse sulle quali, anche noi adulti, siamo chiamati a riflettere: abbraccio, coraggio, diritti, empatia, felicità, gentilezza, incontro, memoria, natura, passato, presente, rinascita, rispetto, sorriso, tecnologia, tolleranza, unione, viaggio, attesa. Parole che, nel libro, sono introdotte da un breve cenno alla loro etimologia.

“Attesa. L’attesa, come attendere, tensione e propensione verso l’Altro. L’attesa è il tempo dedicato all’ascolto dell’Altro. Mi piacerebbe che le persone trovassero il proprio destino, la propria vocazione nei gesti di cura verso l’Altro, chiunque esso sia. Che ognuno mettesse il cuore nelle piccole azioni quotidiane. Io credo che se si vive con l’attesa ogni giorno si riempie di novità e meraviglia…”.

Costanza Catenacci

A questo bellissimo progetto hanno partecipato anche i giovani del gruppo di lettura della biblioteca di San Fermo della Battaglia, fra i quali proprio Costanza – gruppo che si chiama Appassiolibriamoci, fondato dieci anni fa.

I dodici ragazzi che hanno scritto nel libro sono Viola Cassina, Veronica Mazzucchi, Mattia Origlia, Giada Maspero, Costanza Catenacci, Anna Berveglieri, Magherita Radaelli, Francesca Iaria, Riccardo Tedesco, Francesca Belgieri, Francesco Visentin, Giorgia Patriarca.

Nata a Roma nel 1965, giornalista e scrittrice, Daniela Palumbo ha cominciato a pubblicare libri per ragazzi nel 1998 con un testo sulla disabilità. Vive a Milano dove lavora per il mensile “Scarp de’ Tenis”, storico giornale di strada. Fra le sue opere come scrittrice “Fino a quando la mia stella brillerà”, firmato con Liliana Segre – che racconta per la prima volta la sua storia in un libro dedicato ai ragazzi – e “Le valigie di Auschwitz” libro che le è valso nel 2010 il Premio letterario Il Battello a Vapore.

Non è la prima collaborazione con Daniela Palumbo, ci racconta Angelica Volpato, Presidente della Commissione Biblioteca di San Fermo della Battaglia: il primo progetto del gruppo di lettura con Daniela è stato proprio con il libro “Le valige di Auschwitz”, e l’intervista a Liliana Segre nell’Auditorium di San Fermo, dove Liliana Segre è stata intervistata da Daniela, con presenti tutti gli studenti del plesso scolastico, una rappresentanza dei genitori e l’Amministrazione Comunale, circa 400 persone; una collaborazione che continuerà anche in futuro, frutto di un bel rapporto che si è consolidato attraverso gli anni.

Mi sono resa conto che è necessario – oggi – ricostruire la fiducia nel futuro, anche quella delle piccole cose, per non ritrovarsi dentro un naufragio interminabile, scrive Daniela nella prefazione. Questo libro vuole essere una piccola scialuppa di salvataggio dove mettere al riparo le vostre speranze per la vita che continua.

Questi ragazzi sono giovani, ma sanno già che stanno abitando un mondo complesso.

Ascoltiamoli perché loro, nel futuro, ci sono già.

VOGLIAMO la LUNA, il futuro raccontato dalle ragazze e dai ragazzi,

di Daniela Palumbo – Edizioni Piemme.

Già disponibile sulle principali piattaforme online, ordinabile nelle librerie, il libro sarà presto anche nel Sistema Bibliotecario dell’Ovest Como.

Sabrina Sigon