Sipario per la stagione della Libertas Cantù: non bastano Motzo e Bertoli in serata stellare
I due quasi a 30 punti a testa. Ma Taranto spinge forte nel finale. Le parole del coach.
Non sono bastati i 26 punti di Motzo ed i 28 di Bertoli (percentuale del 53% in attacco). Non è bastato il cuore di una squadra che ha emozionato i tifosi a casa (anche questa gara come del resto tutta la stagione agonistica al PalaFrancescucci di Casnate). Non basta l’incitamento di un presidente appassionato in poanchina. E neppure le indicazuioni di coach Battiocchio e del suo staff. Con rammarico – ma a testa altissima – la Libertas Cantù (volley maschile A2) esce di scena ai quarti di finale play-off. Gara due, questa sera, è della Prisma Taranto dopo una grande battafglia (1-3 il finale). Pugliesi (già vincitori in gara1) in semifinale, per Cantù fine della stagione e del sogno play-off

POOL LIBERTAS CANTU’ 1
PRISMA TARANTO 3
(25-22, 27-29, 23-25, 20-25)
POOL LIBERTAS CANTU’: Viiber 2, Motzo 26, Bertoli 28, Mariano 9, Monguzzi 8, Mazza 6, Butti (L1), Malvestiti, Picchio. NE: Regattieri, Galliani, Pellegrinelli, Pirovano (L2). All: Battocchio, 2° All: Abbiati, 2° All: Redaelli (battute vincenti 2, battute sbagliate 16, muri 13).
PRISMA TARANTO: Coscione 2, Padura Diaz 19, Fiore 8, Gironi 18, Alletti 17, Di Martino 6, Goi (L1), Parodi, Cominetti, Presta. N.E.: Cottarelli, Persoglia, Cascio, Hoffer (L2). All: Di Pinto, 2° All: Racaniello (battute vincenti 5, battute sbagliate 10, muri 13).
Arbitri: Michele Brunelli (Bologna) e Michele Marotta (Prato)
Addetto al videocheck: Riccardo Canali
“Io sono orgoglioso dei ragazzi – commenta Coach Matteo Battocchio a fine match –: ci hanno provato, abbiamo spinto e ci abbiamo creduto fino alla fine. Abbiamo mollato solo alla fine del quarto set: da 19-21, una palla rocambolesca, un ace aiutato dal nastro, ed è finita lì. L’obiettivo era giocarsela con tutti, e penso che abbiamo dimostrato di poter stare egregiamente in questo campionato. Ci mancano delle cose rispetto alle squadre più forti: loro quando ‘sentono l’odore del sangue’ chiudono, noi non abbiamo sfruttato le occasioni che ci siamo creati. Ma siamo stati comunque bravi a crearle, perché già questo non è facile”.
Photo credit: Patrizia Tettamanti