Casa dei Tigli: case per accogliere, ri-trovarsi e ri-partire

Novità alla Casa dei Tigli, il cui Ente gestore è il Sodalizio Terz’ordine secolare Francescano Ancelle del Signore, è sede di due comunità educative: Tiglio Giallo per il nucleo mamma e bambino e Tiglio Rosso per minori. Oggi è stata inaugurata la Casa di Giò, si tratta di un allogio per la semi-autonomia di una mamma con il suo bambino che fa parte del servizio STRADA DEI TIGLI (percorsi per l’autonomia) che è attivo da luglio e comprende:
– Casa di Ersi, un piccolo appartamento occupato da una mamma con la sua bimba nel comune di Brunate;
– Casa di Rico, appartamento acquistato da un’asta giudiziaria che si trova nel comune di Como e che necessita di un’importante ristrutturazione.
– Casa di Ersi e Casa di Rico sono alloggi pensati per favorire l’autonomia delle madri che dopo un percorso nella comunità si avviano a riprendere la vita da sole.
– Casa di Giò, monolocale interno alla Casa dei Tigli inserito in un contesto semi-protetto, pensato per un nucleo mamma-bambino come “ponte” per favorire il passaggio graduale dalla Comunità alla piena autonomia: la mamma avrà la possibilità di sperimentarsi in un contesto più complesso (cucina autonoma, lavoro, gestione del bambino…) pur restando a contatto con una realtà protetta. Casa di Giò è un luogo dove il nucleo ha la possibilità di vivere e sperimentarsi in una dimensione di “CASA” beneficiando di un supporto educativo che aiuta gli ospiti nel gestire la quotidianità conciliando al meglio i tempi di cura dei figli, con i tempi dedicati al lavoro e di gestione della casa.
La mission della Casa dei Tigli è quella di tutelare i bambini, progettare con gli ospiti e i servizi invianti percorsi educativi di valorizzazione delle risorse e di sviluppo di nuove competenze.
Casa di Giò nasce dall’idea di creare continuità e integrazione tra l’esperienza comunitaria e il passaggio verso l’autonomia. La fase di passaggio dal contesto comunitario all’autonomia è molto delicata, può essere un momento critico: si esce da un contesto di vita comunitario semplificato e protettivo per re-inserirsi in una realtà sociale molto più complessa ed articolata.
La Strada dei Tigli vorrebbe avere prospettive, obiettivi e modalità nuove pur mantenendo il legame con il contesto educativo e il territorio. Il servizio rappresenta una partenza su una strada nuova pur continuando a coltivare quelle relazioni significative già note.
La presenza degli educatori all’interno degli alloggi per l’autonomia vuole essere un segno, un esempio che riporta alla normalità. La normalità della quotidianità, la normalità del vivere la casa, i figli, il territorio, il lavoro, le relazioni, mettendo in campo le risorse di ognuno e affrontando le sfide di tutti i giorni. Lo sguardo dell’educatore deve essere positivo, in grado di andare oltre le sfide e le fragilità quotidiane per donare la giusta fiducia che permetta alle mamme di credere in se stesse e nelle proprie capacità. Gli educatori che accompagnano “fanno il tifo” per le ospiti ma occorre che siano loro stesse a credere di poter camminare da sole.
Uno degli orizzonti che il servizio Strada dei Tigli si propone di raggiungere è quello di creare, lungo il percorso, dei legami significativi che possano promuovere il cambiamento reciproco, importantissimo il far parte di una rete solida sul territorio, fatta dai volontari e dalla comunità così che la Strada dei Tigli possa diventare sentiero di vita.