Confesercenti scrive al Prefetto: otto risposte per poter riprendere senza interpretazioni




Riguardano, in particolare, l’attività di ristorazione e bar, in particolare la possibilità di consumare al bancone.
Confesercenti Como ha scritto oggi al Prefetto di Como per chiedere lumi sulla interpretazione della normativa anti-Covid da applicare per le attività di ristorazione, tra cui la possibilità di consumare al banco nei bar.
Di seguito gli otto quesiti.
1. Per servizi di ristorazione (art. 4 d.l. 52/21) si intendono non solo quelli di ristoranti e trattorie ma anche quelli di tutti gli altri esercizi di somministrazione di alimenti e bevande come bar, pub, pasticcerie, gelaterie, esercizi per asporto di pizze, piadine, ecc.;
2. Possono aprire dal 26.04.2021 tutte quelle attività che dispongono di tavoli all’aperto e/o bancone accessibile dall’esterno;
3. Per parti esterne si intendono: oltre a quello su area senza alcuna copertura, anche lo spazio con soffitto fisso (es. muratura, legno, ecc.) aperto almeno per il 50% della superficie delle pareti laterali,
4. Strumenti di riscaldamento: negli spazi “all’aperto” come sopra definiti, si possono usare riscaldatori, stufe, altri strumenti correlati alla temperatura esterna;
5. Consumazione al banco: la consumazione sul posto, in piedi, è ammessa anche se il banco è accessibile direttamente dall’ esterno del locale (es. sulla porta o finestra) o posto integralmente all’esterno;
6. Orari di apertura:
a. Ristoranti, trattorie, ecc., dalle 05 alle 22, per consumazione sul posto all’esterno ed asporto;
b. Bar, birrerie, pub ecc. (Ateco 56.3): dalle 05 alle 18 asporto, dalle 05 alle 22 per consumazione al banco esterno o su tavoli all’aperto (v. punto 3);
c. Esercizi da asporto (pizzerie, piadinerie, ecc) dalle 05 alle 22.
7. Accessibilità di bagni degli esercizi di ristorazione: i bagni sono utilizzabili dagli avventori per tutta la durata dell’apertura del singolo locale;
8. Servizio mensa per personale dipendente: possibile all’interno degli esercizi, si tratta dell’unica possibilità di pranzo e cena al chiuso.
Dal presidente Casartelli la conferma di una mancanza di risposte certe e sicure per questa categoria alle prese con la delicata fase della ripartenza. Da qui il sollecito al Prefetto (e di conseguenza al Governo) per avere un chiarimento in tempi rapidi.