“Diario di un pazzo”, il realismo di Gogol in scena al Foce

Aksentij Ivanovič Popriščin è un mite impiegatuccio che, preda di un sogno di grandezza, scende nella spirale della follia quando lo vede infranto dall’ineluttabile impatto con la realtà. Il Teatro Foce di Lugano ospita, giovedì e venerdì, l’ultima produzione di e.s.teatro: “Diario di un pazzo” di Gogol’ per la regia di Emanuele Santoro che ne è anche l’interprete pricipale, insieme a Jamie Lee Moser, Michele Martone.
“Diario di un pazzo” rappresenta un incantevole, divertente, commovente viaggio nell’animo umano e nella sua capacità di reagire alla perdita d’identità imposta dal mondo moderno. Il viaggio interiore di un uomo, che prende forma nell’impossibilità di realizzare la propria ambizione e che cerca una via d’uscita dal labirinto che lo imprigiona e che ha i confini della sua mente. Un viaggio nella doppiezza e nella schizofrenia di un piccolo borghese, la cui unica responsabilità è quella di temperare le matite per il suo capoufficio, alle prese con una smisurata ambizione e che soffre per la sua condizione sociale che lo priva di dignitosi rapporti umani e lo costringe a sprofondare giorno dopo giorno in una solitudine cronica in cui immagina di muoversi in un altro mondo. Il riscatto della fantasia contro l’ottusità del potere, della vita e dell’amore contro la disumanità dell’indifferenza, del disprezzo e delle barriere sociali. Un uomo come tanti per il quale si finisce per provare pietà.
Diario di un pazzo
Di Nikolaj Gogol’
Adattamento, scene e regia di Emanuele Santoro
Con Emanuele Santoro, Jamie Lee Moser, Michele Martone.
Musiche di scena dal vivo: Claudia Klinzing
Assistente alla regia: Antonella Barrera
Nuova Produzione: e.s.teatro Lugano
Teatro FOCE Lugano
gio20, ve21, sa22 maggio / 20:30
Prevendita: biglietteria.ch