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A Lezzeno la sfida di Mario e Luca: “bollicine” più buone con 1.000 bottiglie nel lago!

30 maggio 2021 | 22:10
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Pinot nero in purezza a 14 metri di profondità: la speranza è che le onde possano migliorare il prodotto. Lo sapremo tra 12 mesi….

Hanno scelto una bella domenica di sole, in uno scenario incantevole (il centro lago di Como), per presentare la nuova sfida: parte da Lezzeno, qui dove il vulcanico Mario Prevedoni abita e lavora, la scommessa in salsa lariana di questo “omone” dal cuore grande e dalla forte passione per lo sport ed il canottaggio in particolare. Lui e l’amico Luca Bellani, proprietario della tenuta Cà di Frara nell’Oltrepò pavese, hanno spiegato cosa hanno in mente dopo mesi di prove. Mercoledì, giorno della festa della Repubblica, i due – con l’aiuto di alcuni sub del posto – metteranno alcune casse di vino (pinot nero in purezza prodotto da Luca nei suoi vigneti) ad una profondità di 14 metri nel lago di Como e poi le lasceranno a “maturare” per un anno esatto. 12 mesi di attesa per capire se il nostro Lario può portare un migliormento grazie ad oscillazioni e variazioni di temperature nel corso dei mesi. In tutto 1.000 bottiglie di pinot chiuse nella cassa di metallo. E se il verdetto sarà positivo Mario ha già in mente altre idee. Ma prima si deve aspettare il verdetto del lago.

La scommessa di Mario e Luca: bottiglie di pinot nel lago per 12 mesi per bollicine più buone

Il progetto di Mario e Luca è il primo, per la cronaca, per il nostro lago. Mai nessuno prima di loro ci aveva provato. Una scommessa, certo, ma con tanta speranza di poter trovare un prodotto migliorato all’apertura del giugno 2022. Qui sotto, intanto, un breve “assaggio” di questo vino che andrà nel fondo del Lario. Un pinot che può avere bollicine ancora più buone se lasciato a “cullare” dalle onde giornaliere del lago…