Partorire in pandemia: consigli utili per le neomamme

30 maggio 2021 | 19:18
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Partorire in pandemia: consigli utili per le neomamme

Da oltre un anno la nostra vita è fortemente condizionata dalla pandemia da coronavirus, con effetti e limitazioni che influiscono su vari aspetti del vivere quotidiano. Una circostanza che desta parecchie preoccupazioni in relazione al virus è la possibilità di partorire durante la pandemia; in quest’articolo cercheremo di approfondire una serie di consigli utili che permettano alle neomamme di partorire in sicurezza.

Come gestire una gravidanza durante la pandemia
Come accennato in precedenza, partorire durante la pandemia è sicuramente un’esperienza più complicata rispetto ad una condizione di normalità. A causa delle limitazioni in atto, al fine di tutelare la salute delle persone e contenere la diffusione del virus, vige l’impossibilità di essere sostenuti dai propri cari durante il momento del travaglio e del parto in sè. Infatti, l’accesso ai familiari all’interno dell’ospedale è vietato al fine di non creare una condizione che potrebbe veicolare la diffusione del virus. Per questa ragione, l’assistenza psicologica durante la gravidanza si rivela essere fondamentale.

Un altro aspetto da prendere seriamente in considerazione quando si parla di gravidanza, riguarda le condizioni di salute della futura mamma; quando si aspetta un bambino, è importante non avere carenze vitaminiche o mancanze nutritive in quanto le sostanze energetiche necessarie per il proprio organismo diventano fondamentali anche per il bambino che si porta in grembo. A questo proposito, un consiglio utile al fine di affrontare il momento del parto con tutte le energie necessarie, è quello di leggere alcune informazioni riguardanti le vitamine da assumere in gravidanza, così da riuscire a prevenire e a gestire al meglio eventuali carenze fisiche, sia per le neomamme che per i neonati. Il parto è un momento bellissimo ma altrettanto delicato: molti sono i rischi a cui il bambino potrebbe essere sottoposto in caso di eventuali carenze vitaminiche, e dunque è bene essere nelle condizioni ottimali per affrontare il parto in serenità.

Nuovo protocollo per l’assistenza del padre durante il parto e consigli sui vaccini in gravidanza
Una condizione limitante particolarmente delicata è certamente l’impossibilità di avere persone care a sostegno durante il parto, a causa delle norme per il contenimento del virus.

Fortunatamente, una svolta in tal senso è caratterizzata dall’introduzione di un nuovo protocollo che consente l’accesso del padre per l’assistenza durante il parto; la nuova norma prevede l’accesso in ospedale per sostenere la neomamma, ma solo se si è in possesso di un tampone molecolare negativo effettuato nelle 72 ore precedenti. Il test antigienico verrà effettuato anche il giorno dell’entrata in ospedale, e l’esito dovrà sempre risultare negativo; il papà, inoltre, dovrà compilare un’autodichiarazione che certifichi la mancanza di sintomi da coronavirus negli ultimi 14 giorni. Infine, per quanto riguarda la tematica dei vaccini in gravidanza, è bene chiarire che, in linea generale, la prassi implica un consulto con il proprio medico al fine di valutare, in base alla condizione clinica e salutare della paziente, se sia il caso di procedere al vaccino post parto o se ci sia la possibilità di farlo anche prima.