l'esperimento |
Cronaca
/
Lago
/

Vino nel lago per “bollicine” migliori: ecco la posa delle casse in acqua, ancorate a 14 metri

2 giugno 2021 | 21:14
Share0

Mario Prevedoni e Luca Bellani hanno grandi speranze. In prima fila a seguire questa delicata operazione.

Dopo la presentazione – domenica scorsa – ecco ora la “posa”. Messe nelle apposite casse, ancorate sul fondo del lago di Como, l’operazione vino nel lago prendere consistenza. IN queste ore, infatti, i protagonisti del progetto – Mario Prevedoni e Luca Bellani, produttore dell’Oltrepò Pavese – hanno issato le 1.000 bottiglie di Pinot nero in purezza nel Lario davanti a Lezzeno. Qui i momenti più significativi di questa operazione, seguita con apprensione e curiosità da riva non solo da chi l’ha pensata ed ideata

Oggi, giorno della festa della Repubblica, con l’aiuto di alcuni sub del posto le casse sono state fatte scendere – ben ancorate e chiuse ad una profondità di 14 metri nel lago di Como. E lì resteranno a “maturare” per un anno esatto. 12 mesi di attesa per capire se il nostro Lario può portare un migliormento grazie ad oscillazioni e variazioni di temperature nel corso dei mesi.

Il progetto di Mario e Luca, presentato domenica, è il primo per il lago di Como. Mai nessuno prima di loro ci aveva provato. Una scommessa, certo, ma con tanta speranza di poter trovare un prodotto migliorato all’apertura del giugno 2022. Qui sotto, intanto, un breve “assaggio” di questo vino che andrà nel fondo del Lario. Un pinot che può avere bollicine ancora più buone se lasciato a “cullare” dalle onde giornaliere del lago…