Como, botte ai turisti ai giardini a lago per rubare il cellulare: la Polizia lo rintraccia in centro



Si tratta di un giovane tunisino, irregolare. La vittima è risalito a lui con la App del suo Iphone, attivata dopo il furto. L’autore già portato al centro rimpatri
Importante risultato delle “volanti” della Questura di Como che hanno fermato un giovane straniero – irregolare tunisino – che due giorni prima ha rapinato un giovane turista svizzero del suo Iphone mentre era in gita a Como con la fidanzata. I due si trovavano al bar “Pura Vida” ai giardini del lago – lo scorso 1 luglio – quando sono stati avvicinati da uno sconosciuto che ha poi chiesto con insistenza l’amicizia sul social Instagram alla ragazza. Quando la giovane coppia si è alzata per andarsene, lo sconosciuto ha tirato per il braccio la ragazza e ha colpito con due pugni al volto il ragazzo, facendolo cadere a terra. Durante la caduta sono usciti dalle tasche dei pantaloni del giovane turista sia il telefono cellulare che 50 euro in contanti: lui si è impossessato di soldi e telefono ed è scappato.
La polizia, giunta poco dopo sul posto su richiesta della vittima, non era però riuscita, nell’immediatezza, a trovare traccia dell’assalitore. Due giorni più tardi la vittima ha ricontattato la Questura comunicando di essere riuscito a localizzare in via Milano il telefono che gli era stato rubato con la forza grazie all’app “Trova il mio Iphone”. Giunta immediatamente sul posto la volante ha quindi individuato immediatamente il possessore, anche grazie alle vittime che, in macchina con gli operatori, lo hanno indicato con precisione. Si tratta di un tunisino di 22 anni, che è stato trovato ancora in possesso del telefono rubato due giorni prima. Lo straniero, irregolare sul territorio italiano, è stato quindi denunciato per la rapina e violazione delle norme sull’immigrazione e accompagnato al Centro per i Rimpatri di Gradisca d’Isonzo.
Lieto fine per i turisti svizzeri che sono tornati a casa con il cellulare sottratto con violenza qualche giorno fa.