4 modi per proteggere i genitori dai crimini informatici

Abbiamo pensato di offrirvi quattro soluzioni semplici per tenere i vostri genitori al sicuro. Pronti? Via con la lettura!
Ne avrete sentito sicuramente parlare, nell’ultimo anno si è registrato un decremento dei crimini “fisici” come i furti in casa, a favore di un incremento sensibile dei crimini informatici. Le persone comuni, di solito, quando sentono parlare di crimini informatici ai danni di privati cittadini, li associano a fatti come il furto dei dati della carta di credito o delle coordinate bancarie.
In realtà, purtroppo, c’è molto di più. E se gli adulti sono relativamente informati e capaci di far fronte, ad esempio, ai tentativi di truffa e ai furti di identità, gli anziani sono molto più esposti. Ecco perché, in questo articolo, abbiamo pensato di offrirvi quattro soluzioni semplici per tenere i vostri genitori al sicuro. Pronti? Via con la lettura!
- Installare un buon antivirus
L’antivirus è la prima barriera protettiva contro i crimini informatici, ed è per questo che installare un buon antivirus a pagamento, possibilmente che offra un servizio completo, è un passaggio che non potete esimervi dal compiere. Si occuperà di fornire una protezione istantanea contro i malware, e proteggerà gli utenti dall’essere derubati delle loro informazioni personali e bancarie. Importante è anche l’aggiornamento del software, perché malware e virus sono in continua evoluzione, e quindi la protezione di oggi potrebbe non bastare domani.
- Insegnare ai genitori a usare delle password adeguate
1234, il nome del cane, quello dei nipotini o la propria data di compleanno. Alzi la mano chi non ha trovato una di queste password nel computer dei propri genitori. Far cambiare loro idea riguardo a questo è una fatica di Ercole, eppure è necessario. Le password più sicure includono una combinazione di almeno 10 tra lettere, numeri e caratteri speciali. Inoltre, vanno cambiate di frequente. Per fortuna oggi esistono diverse applicazioni che aiutano a ricordare e addirittura generare password periodicamente.
- Rendere i genitori consapevoli su ciò che possono condividere online
Oggigiorno tutti hanno almeno un amico che è stato derubato mentre era al mare. Cosa aveva fatto? Aveva scritto su Facebook che sarebbe partito a fare una gita, lasciando la casa incustodita. I social media sono indubbiamente un passatempo divertente per gli adulti, specie se sono in pensione. Tuttavia, un eccesso di condivisione può rivelarsi dannoso. In particolare, in questo periodo, per i furti di identità. Inoltre, se si combina l’eccessiva condivisione sui social con l’uso di password poco sicure, è facile dare ai criminali diversi indizi per accedere ai propri dati.
- Proteggersi dai furti di identità
Un furto di identità è un crimine specifico che si realizza quando un cybercriminale ottiene in modo fraudolento i dati personali (o bancari) di un utente della rete. Succede ad esempio con il phishing, cioè quelle emai che, molto simili alle vere e-mail inviate dalle banche o dalle poste, invitano ad accedere ad esempio alla propria banca online e, nel mentre, catturano i dati di accesso. In altri casi i criminali approfittano della connessione a un WiFi pubblico per “entrare” nel sistema della vittima (attenzione quindi quando si usa lo smartphone o si viaggia).

Lo scopo, di solito, è quello di ottenere i dati di accesso bancari per poter usare il conto della vittima come se fosse il proprio. Come ci si protegge? Per prima cosa, spiegando ai genitori che le banche e le poste sono consapevoli del problema, e per questo non invitano mai i clienti a cliccare su un link della mail per accedere al proprio conto. E, se possibile, installando un VPN sul pc o sullo smartphone dei propri genitori per proteggerli quando sono in viaggio.
Qualche considerazione finale: e se è già successo?
In questo caso, la prima cosa che vi suggeriamo di fare è di confortare i vostri parenti, che potrebbero sentirsi umiliati dal fatto di non essere stati in grado di proteggersi da una truffa. Spiegate loro che succede anche ai più esperti. Dopodiché, fate in modo che blocchino le carte di credito ed eventualmente richiedano nuovi documenti di identità (per cambiare i numeri seriali). Inoltre, coinvolgeteli in modo attivo, stimolandoli a segnalare alla polizia postale tutto ciò che trovano sospetto. Un ottimo modo per farli diventare da vittime a parte attiva, e far sì che si tengano costantemente aggiornati.