Inizio dell’Anno Santo Giacobeo a Como. Le celebrazioni alla basilica di San Giacomo

Domani inizia l’Anno Santo Giacobeo che ricorre quando il 25 luglio, festa di san Giacomo, cade di domenica. Il primo anno giubilare giacobeo fu istituito da papa Callisto II per il 1126. L’ultimo anno giacobeo è stato il 2010. Domani, domenica 25 luglio 2021, dalle ore 10 presso la Basilica di San Giacomo in Como, si celebrerà la ricorrenza, molto sentita dai fedeli. Alle ore 10 la S.Messa del Giubileo, celebrata da don Angelo Riva, sarà trasmessa in diretta da Espansione TV (canale 19 DT).
Per l’inizio dell’ Anno Giacobeo, NodoLibri in collaborazione con la Cattedrale di Como propone un programma di incontri e conferenze incentrate sulla vita di san Giacomo e sul celebre Cammino di Santiago di Compostela che ne è derivato:
Alle ore 11, un incontro dedicato alla figura, alla storia e al mito di san Giacomo Maggiore, articolato in tre diversi interventi. Angelo Riva tratterà de “Il Corpo ritrovato, da Gerusalemme al Campus stellae”; Fabio Cani parlerà di “Storie e arte sul Cammino di Santiago”; Giuliano Meroni, autore del volume “6+1 sul Portoghese Centrale. In cammino verso Santiago” con un racconto del viaggio da cui è nato lo spunto per la sua prima opera letteraria, a scopo benefico. Una videoproiezione a cura di di Sergio Tarasconi e Salvatore Brenna concluderà la mattinata.
L’appuntamento, ad ingresso libero e gratuito, si terrà allaBasilica di San Giacomo in piazza Grimoldi a Como

L’Anno Giacobeo che, come detto, ricorre quando il 25 luglio, festa di san Giacomo, cade di domenica, deve la sua origine dalla scoperta del Sepolcro dell’Apostolo Santiago Maggiore (IX secolo) in Galizia, in quella che, diventata Santiago di Compostela, è assurta a centro religioso con una grande corrente di pellegrinaggi e un centro culturale di importanza mondiale.
Il ritrovamento del sepolcro del Santo sarebbe avvenuto in circostanze miracolose. Giacomo il Maggiore, detto anche Giacomo di Zebedeo uno dei dodici apostoli di Gesù (detto «Maggiore» per distinguerlo dall’apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo, detto «Minore» o “il fratello del Signore”), fu messo a morte a Gerusalemme dal re Erode Agrippa I. Dopo la decapitazione, secondo la Legenda Aurea, i suoi discepoli trafugarono il suo corpo e riuscirono a portarlo sulle coste della Galizia. Il sepolcro contenente le sue spoglie sarebbe stato scoperto nell’anno 830 dall’anacoreta Pelagio in seguito ad una visione luminosa. Il vescovo Teodomiro, avvisato di tale prodigio, giunse sul posto e scoprì i resti dell’Apostolo. Dopo questo evento miracoloso il luogo venne denominato campus stellae (“campo della stella”) dal quale deriva l’attuale nome di Santiago di Compostela. Eventi miracolosi avrebbero segnato la scoperta dell’Apostolo, come la sua apparizione alla guida delle truppe cristiane della reconquista nell’840, durante la battaglia di Clavijo e in altre imprese belliche successive, le cui vittorie sui musulmani gli meritarono nell’immaginario popolare il soprannome di Matamoros (Ammazza-mori), che dall’Alto Medioevo perdurò nei secoli seguenti.

La tomba divenne meta di grandi pellegrinaggi nel Medioevo, tanto che il luogo prese il nome di Santiago (da Sancti Jacobi, in spagnolo Sant-Yago) e nel 1075 fu iniziata la costruzione della grandiosa basilica a lui dedicata. Il pellegrinaggio a Santiago, lungo preferibilmente il suo “Cammino”, divenne uno dei tre principali pellegrinaggi della Cristianità medievale. Gli altri erano quelli che portavano a Gerusalemme, al Santo sepolcro di Gesù e a Roma, alla tomba dell’apostolo Pietro, facendo assurgere la figura del vescovo di Santiago al livello delle più importanti figure della Cristianità tanto che nel suo nome, con cadenza regolare di 6, 5, 6 e 11 anni, si celebra un Anno Santo. I prossimi saranno il 2027 e 2032.

Nell’Anno Santo Giacobeo, come negli alri Anni Santi, i cattolici possono ottenere la bolla giubilare, chiamata anche giubileo. Per poter ottenere il giubileo è necessario:
- recarsi in pellegrinaggio alla cattedrale di Santiago di Compostela, in Galizia
- recitare alcune preghiere (almeno il Credo, il Padre nostro e pregare per le intenzioni del papa), assistendo alla messa;
- ricevere il sacramento della penitenza (anche quindici giorni prima o dopo) e la comunione.
La grazia del giubileo consiste sostanzialmente nell’indulgenza plenaria con il perdono dei peccati.