Blitz della Finanza al maxi-emporio di Como: stop ad oltre 200.000 giocattoli pericolosi
I Baschi Verdi di Como passano al setaccio il punto vendita: trovati anche prodotti contraffatti di famose aziende internazionali.
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, nei giorni scorsi,
hanno sottoposto a sequestro oltre 240.000 tra giocattoli, materiale destinato al settore
delle costruzioni e guanti protettivi potenzialmente pericolosi. Nel corso dei controlli, l’attenzione dei “Baschi Verdi” si è concentrata nei confronti di un maxi-emporio di Como, ove sono stati rinvenuti e sequestrati giocattoli destinati ai più
piccoli (in particolare, pistole, cartucce giocattolo e giochi di società) risultati privi del
marchio CE, delle avvertenze di sicurezza, delle informazioni obbligatorie (previste dalla
normativa di settore) e delle relative dichiarazioni di conformità, che consentono la libera
circolazione degli stessi all’interno dell’Unione Europea.
In particolare, alcuni di questi prodotti (pistole giocattolo), non essendo stati sottoposti a
verifiche tecniche previste dalla normativa europea potevano rivelarsi pericolosi per la
salute dei consumatori. Tra la merce in vendita, i “Baschi Verdi” hanno rinvenuto anche materiali utilizzati nel
settore delle costruzioni (viteria assortita) e guanti protettivi in plastica, privi delle
avvertenze di sicurezza e delle informazioni relative alla tracciabilità dei prodotti come il
luogo di origine, di provenienza e di importazione.
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Oltre ai prodotti in questione, nello stesso store sono stati rinvenuti anche giocattoli
contraffatti raffiguranti, illecitamente, noti personaggi della Marvel (Spiderman), della MGA
Enterteinment (Lol surprise) e della Acamar Films (Bing Bunny), non conformi agli
standards di produzione delle famose case madri. Al termine dell’attività, il rappresentante legale della società è stato segnalato alla Camera
di Commercio di Milano (competente sulla sede legale dell’azienda) per le
previste sanzioni amministrative che possono arrivare fino a 10 a 25.823 euro,
mentre il responsabile del punto vendita ove erano stoccati i prodotti contraffatti è stato
denunciato alla Procura della Repubblica di Como per la violazione degli artt. 474
(Contraffazione) e 648 (Ricettazione) del Codice Penale.
L’operazione rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in
materia di sicurezza prodotti e contrasto alla contraffazione dei marchi della Guardia di Finanza provinciale.