Con il parapendio finisce contro le rocce in Friuli: muore noto avvocato di Moltrasio
21 agosto 2021 | 19:27



Andrea Noseda era molto conosciuto anche in città: impatto fatale durante una competizione, era partito dalla Slovenia
Un dramma ed il decesso per un 57enne avvocato di Como, Andrea Noseda, residente a Moltrasio e molto conosciuto in città. Il suo corpo è stato recuperato nel tardo pomeriggio odierno con il gancio baricentrico dell’elicottero della Protezione Civile: Noseda era impegnato in una competizione con il parapendio, iniziata in Slovenia, ma nelle Prealpi Carniche sotto il Monte Frascola (Pordenone) ha avuto un incidente. Fatale è stato l’impatto sulle rocce di un bastione roccioso a quota 1600 nel tentativo di fare un atterraggio di emergenza (la vela d’emergenza era infatti ben svolta). L’uomo è stato avvistato, come detto, da due parapendisti, uno dei quali era l’amico che ieri lo aveva visto per ultimo in volo, che oggi ha voluto ripercorrere la sua traiettoria, e poi dai soccorritori del Soccorso Alpino che hanno effettuato l’ennesimo sopralluogo dall’alto con l’elicottero della Protezione Civile. La sua posizione era 400 metri di dislivello più in alto rispetto a quella individuata ieri dall’ultimo rilevamento del suo GPS, corretta oggi dall’America dal sistema “Spot” (che lui utilizzava come privato) che ha comunicato la sua ultima posizione offline, rilevata circa venti minuti dopo quella ufficiale. L’orario in cui è avvenuto l’incidente è attorno alle 15 di venerdì. A constatare il suo decesso, dopo l’avvistamento, è stata l’equipe medica sbarcata dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore su una forcelletta vicina.

Alle operazioni hanno preso parte dieci soccorritori della stazione di Maniago del Soccorso Alpino, l’elicottero della Protezione Civile, l’elisoccorso del Suem di Pieve di Cadore, l’elicottero dei Vigili del Fuoco giunto da Venezia e in un primo tempo è stato allertato anche l’elicottero della Guardia di Finanza partito da Varese con uno speciale sistema di localizzazione dei cellulari anche in offline. Hanno collaborato i Carabinieri di Meduno, presso la cui sede è stato allestito il campo base del Soccorso Alpino.