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Discoteca senza autorizzazione, il sindaco di Merone chiude l’attività per una settimana

23 agosto 2021 | 12:02
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Discoteca senza autorizzazione, il sindaco di Merone chiude l’attività per una settimana
Discoteca senza autorizzazione, il sindaco di Merone chiude l’attività per una settimana
Discoteca senza autorizzazione, il sindaco di Merone chiude l’attività per una settimana

La scure sulla “Limonaia” dopo i controlli della polizia nelle scorse settimane: multa e sanzione accessoria dello stop per 7 giorni.

Sospensione delle attività per sette giorni e sanzione di 1.500,00 euro per discoteca non autorizzata. A seguito del controllo effettuato dal personale della Polizia di Stato, nelle scorse settimane alla Limonaia di Merone e della segnalazione all’autorità amministrativa riguardo l’esercizio abusivo di sala da ballo, il Sindaco di Merone Giovanni Vanossi ha adottato i provvedimenti di competenza specifica ed ha sanzionato i titolari anche con il provvedimento accessorio della sospensione della licenza per sette giorni. L’esito del controllo da parte della Polizia di Stato aveva portato alla chiusura del locale per tre giorni poiché era stata violata la normativa anti-Covid che non consente il ballo né all’aperto, né al chiuso.

Inoltre, i successivi accertamenti avevano consentito di appurare che il locale non è autorizzato per l’esercizio di pubblico spettacolo, da qui la segnalazione al Sindaco. In una  nota la Questura di Como evidenzia che l’esercizio delle attività di pubblico spettacolo è soggetto ad una normativa particolare ed i locali destinati al ballo devono essere oggetto di sopralluogo da parte di una specifica commissione, proprio per verificare la presenza di tutte le misure previste dalla legge per garantire la tutela dei clienti. Prosegue – si legge nel comunicato – l’attività di controllo della Polizia di Stato rivolta a verificare il rispetto delle leggi per la tutela dei consumatori.

Nelle precedenti settimane analogo porovvedimento (srticolo qui sotto) era stato adottato per un locale di Appiano Gentile, stesse contestazioni che qui a Merone.