Il pianoforte di Lorenzo Bovitutti ha aperto il festival “Suoni della Val Cavargna”

13 settembre 2021 | 17:23
Share0
Il pianoforte di Lorenzo Bovitutti ha aperto il festival “Suoni della Val Cavargna”

“Finalmente si riparte! La Val Cavargna è ripartita dopo la pausa forzata per la pandemia COVID e lo ha fatto in musica, sabato scorso, con il recital pianistico del Maestro Lorenzo Bovitutti nella sala teatro di San Bartolomeo cui è seguito il concerto di Anna Caterina Binda. Un inizio molto partecipato per il festival “Suoni della Val Cavargna” che continua fino al 19 settembre.

Il pianoforte sarà protagonista anche il prossimo week end con una Masterclass dei Maestri Di Marco e Micucci venerdì 17 settembre alle 20.30 e concerto finale degli allievi sia sabato 18 che domenica 19 settembre . Oltre agli appuntamenti musicali il festival ha inaugurato la mostra  con le migliori fotografie pervenute per il progetto Vita in Val Cavargna, curata dalla fotografa Monica Bari, in collaborazione con Pozzi Shop.

“La Musica è una creatura molto sensibile, e si trasforma a seconda del luogo in cui viene eseguita” le parole del direttore artistico del festival “Suoni delle Val Cavargna”, il Maestro Lorenzo Bonvitutti, originario del varesotto ed Artist in Residence presso la Queen Elisabeth Music Chapel di Bruxelles. “Quando ho preso una casa su queste montagne, nella piccolissima frazione di Sora che ospita uno dei presepi viventi più affascinanti del nostro Paese – dice Bonvitutti – l’ho fatto per vivere un contatto totale con la natura e proteggere la mia Musica dalle limitazioni dei lockdown, per come sono stati vissuti nelle città. Quando ho scoperto la Val Cavargna, una delle valli alpine più nascoste d’Italia, me ne sono innamorato subito. Questi luoghi e le bellissime persone che li abitano mi hanno offerto molte lezioni di vita. Il Festival ‘Suoni della Val Cavargna’ nasce quindi dalla gratitudine, dal voler restituire qualcosa. Ma c’è anche il desiderio di far scoprire queste montagne incantate a chi non le conosce, e verrà qui per i nostri eventi. In questi luoghi, in cui il Tempo è vissuto in modo diverso, la Musica assume una profondità straordinaria.”

L’entusiasmo é alto, dopo due anni di lutti e malattie si ha voglia di ripartire, lo si farà rispettando tutte le norme COVID e il festival sarà il banco di prova per gli altri progetti che la comunità della Val Cavargna ha dovuto custodire fra le rocce e i boschi della valle in attesa della fine della pandemia.

suoni dalla val cavargna