La morte di Mattia: la Procura chiede di archiviare, l’amarezza della sua famiglia

27 settembre 2021 | 21:10
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Riflessione dei suoi familiari in redazione:”Troppe incongruenze senza una spiegazione accettabile. Bisogna indagare ancora”

Seconda richiesta di archiviazione, da parte della Procura di Sondrio, per la morte di Mattia Mingarelli, il giovane comasco trovato privo di vita nella neve della Valmalenco nel dicembre del 2018. Per il magistrato competente, infatti, non sarebbero emersi elementi tali per riaprire il caso del ragazzo di Albavilla. A fronte di questa richiesta, i familiari di Mattia (papà Luca, mamma Monica e le sorelle Elisa e Chiara) ci hanno inviato in redazione le loro riflessioni che riportiamo fedelmente.

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Abbiamo preso atto delle conclusioni cui, per la seconda volta, è pervenuto il Procuratore della Repubblica di Sondrio sull’esito che dovrebbe avere il procedimento iscritto per la morte di Mattia: l’archiviazione per essersi trattato di un fatto accidentale. Non essendo condivisibili tali conclusioni, abbiamo affidato le opportune considerazioni tecniche all’opposizione proposta dai nostri difensori; vogliamo ribadire che troppe sono le lacune e le incongruenze che non hanno trovato una spiegazione accettabile. Lo scorso gennaio il G.I.P. aveva chiesto di condurre nuove indagini per raggiungere «una più coerente, univoca, convincente soluzione del caso».

Ci pare, purtroppo, che a questo risultato non si sia arrivati e che la strada indicata dal G.I.P. sia stata percorsa solo parzialmente, rinunciando, allo stato, ad approfondimenti di indagine indispensabili e secondo noi ancora esperibili. Speriamo di vedere accolte le nostre ragioni, ribadendo che quello che ci aspettiamo è una risposta convincente, logica e coerente alla domanda che da ormai quasi tre anni ci ripetiamo: cosa è successo a Mattia? Non siamo noi a dire che non può essere caduto da solo nel bosco, rimanendo lì per più di due settimane senza essere trovato da chi lo ha cercato anche in quel posto: sono gli atti di indagine, comunque ancora approfondibili, a parlare. Bisogna indagare ancora, non rinunciando a supporti tecnici oramai indispensabili.

Luca Mingarelli, Monica Cavicchioli, Elisa Mingarelli, Chiara Mingarelli 

Elisa lo scorso anno aveva parlato con noi di questo caso (video allegato). Le sue parole ricalcano quelle della riflessione odierna, nell’altro video una bella iniziativa nel nome del ragazzo.