La Lariana riaperta in serata: via detriti e fango dopo la frana, si lavora a Sopravilla e Capovico
La strada torna percorribile dopo lo stop di oggi. La rabbia dei cittadini di Capovico, il consigliere regionale Erba:”Tutto denunciato da giorni”
Il via libera è arrivato attorno alle 18 dopo una giornata di disagi per chi doveva transitare per lavoro o per portare i figli a scuola. La statale Lariana di nuovo percorribile dopo la messa in sicurezza in seguito alla frana caduta nella notte che ha provocato apprensione e paura tra i residenti. Ma anche danni ad auto in sosta e case, invase da acqua e fango.
Resta ancora il disagio per chi abita nelle frazioni di Sopravilla e Capovico: per tutta la giornata volontari, operai e uomini della Protezione civile – ma anche i Vigili del fuoco – hanno lavorato per rimuovere i detriti che si sono abbattuti nella notte e che hanno bkloccato l’accesso a queste due frazioni, la stessa cosa avvenuta già a luglio. E che anche stanotte si è ripetuta.
Rimane anche la rabbia di molti residenti e nostri lettori che da settimane segnalavano i lavori paurosamente fermi in zona. “Qui non si muove niente…” ci hanno ripetutamente sollecitato molti di loro via mail in redazione. Chiedevano – e chiedono tuttora – stanziamenti e interventi mirati da Regione e Governo per mettere in sicurezza questa parte di montagna dalla quale è venuto giù di tutto anche stavolta. “Abbiamo rischiato anche stavolta…” ci hanno scritto in redazione oggi alcuni di loro. Riportiamo la loro angoscia che è pure rabbia.
E riportiamo anche la nota arrivata in redazione proprio in queste ore da Raffaele Erba, consigliere regionale comasco dei 5stelle, andato pochi giorni fa proprio sui luoghi della frana della notte. “Rabbia e delusione: ecco cosa provo in questo momento. Rimango stupito dall’immobilismo di Regione Lombardia. Proprio venerdì scorso ho effettuato un sopralluogo a Blevio per verificare a che punto fossero le operazioni di messa in sicurezza della zona e ho constatato che poco o nulla era stato fatto a distanza di quasi due mesi dall’alluvione. Tutto denunciato in un video che mostrava lo sto dei lavori ancora da completare”.