Teatro Sociale, Camera con Musica riparte dai Colori del Ritmo

Domenica 10 ottobre, alle ore 11, ripartirà la stagione di Camera con Musica con “I Colori del Ritmo” e i Percussionisti della Scala
Domenica 10 ottobre, alle 11, al Teatro Sociale di Como, riprenderà la rassegna Camera con Musica: il primo appuntamento, I colori del ritmo, ha per protagonisti I Percussionisti della Scala: Gianni Massimo Arfacchia, Gerardo Capaldo, Elio Marchesini, Francesco Muraca, un ensemble nato nel 1978 e stimato da molti direttori d’orchestra, ospiti abituali dell’orchestra scaligera.
Il programma de “I colori del ritmo” presenta una contemporaneità che il complesso frequenta abitualmente, tutte composizioni dagli anni ’70 ad oggi, che testimoniano provenienze geografiche, di scuole, o correnti compositive e stili chiaramente identificabili: da Astor Piazzolla a Steve Reich, da Chick Corea a Dean Friedman, da Hans-Günter Brodmann a Hermann Regner, con un cammeo dello stesso Elio Marchesini, percussionista dell’ensemble.
Si tratta di un programma raffinato, che induce ad associazioni oniriche, care anche al mondo dell’immaginario legato all’infanzia, senza dimenticare un ricordo di Astor Piazzolla, di cui si ricorda quest’anno il centenario dalla nascita (1921 – 1992).
Hans-Günter Brodmann (1955), Greetings to Hermann (1987)
Chick Corea (1941 – 2021), Children’s Song (1984)
Hermann Regner (1928 – 2008), Changing Patterns (1981)
Elio Marchesini (1972), Topazio (19996)
Astor Piazzolla (1921 – 1992), Esqualo (1979)
Steve Reich (1936), Clapping Music (1972)
Dean Friedman (1944), Carousel (1985)
Biglietti a 10 euro.
Orari biglietteria: martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 16- 19; sabato ore 10-15.

I Percussionisti della Scala
Gianni Massimo Arfacchia, Gerardo Capaldo, Elio Marchesini, Francesco Muraca
L’ensemble di strumenti a percussione si è costituito nel 1978 su consiglio di Claudio Abbado con l’intento di avere anche in Italia un gruppo che si proponesse nel repertorio del ‘900 colto dove le percussioni iniziavano ad essere sempre più un importante modello espressivo. La denominazione I Percussionisti della Scala si collega col Teatro da cui gli strumentisti provengono e dove svolgono la loro principale attività. Al Teatro alla Scala, infatti, essi vivono quotidianamente varie esperienze e diverse realtà musicali, nonché svariate possibilità applicative e teoriche dei numerosissimi strumenti a loro disposizione. Nei vari anni di attività hanno tenuto centinaia di concerti sia in Italia che all’estero. Hanno all’attivo numerosi dischi il cui ultimo Percussion Masterpiece ha ricevuto importanti consensi. Nel corso di questi anni sono state eseguite opere in prima assoluta scritte appositamente per loro da compositori del calibro di Karl Heinz Stockhausen, Luigi Nono, Giacomo Manzoni, Marco Tutino e altri ma è anche desiderio dell’ensemble allacciare relazioni con giovani e promettenti compositori in modo da allargare un repertorio sempre in trasformazione proprio come gli strumenti stessi il cui parco strumentale si arricchisce ogni giorno di più.