Orticolario The Origin, la voce di Anna Gastel per Villa Erba

21 ottobre 2021 | 12:40
Share0

Sulla piattaforma digitale “The Origin”, in esclusiva per Orticolario,
la voce di Anna Gastel, conduce alla scoperta di Villa Erba

Avere la possibilità di conoscere Villa Erba come mai prima d’ora, ascoltandone la storia narrata da Anna Gastel, nipote di Luchino Visconti: questa la nuova esperienza immersiva in The Origin, la versione virtuale di Orticolario che accompagna visitatori ed espositori nell’attesa di potersi ritrovare dal vivo.

Orticolario The Origin, la voce di Anna Gastel per Villa Erba

Realizzato grazie al contributo di Banca Generali Private, LarioIN e KPMG, il progetto svela l’essenza più autentica della Villa in modo sincero e appassionato ed è fruibile anche in lingua inglese. La voce di Anna Gastel guida nella storia della Villa e della famiglia del regista, mentre si “passeggia” sala dopo sala fino alle segrete e al parco, seguendo un percorso numerato tra curiosità inedite di carattere storico, architettonico e immagini di archivio. Così si possono respirare momenti di vita realmente vissuta dal giovane Luchino, ancora lontano dalla fama: per esempio mentre si arrampicava sul platano accanto al pontile o quando cercava invano attenzioni dal padre immerso nella lettura.

Orticolario The Origin, la voce di Anna Gastel per Villa Erba

«Sono stata felice di accettare l’invito dell’amico Moritz Mantero, presidente di Orticolario, e prestare la mia voce al racconto puntuale e veritiero della ‘Villa Grande’, costruita per i miei bisnonni Luigi Erba e Anna Brivio – ha commentato Anna Gastel, presidente del Festival Internazionale MITO SettembreMusica – Si ama e si difende con convinzione ciò che si conosce, dunque, conservare e raccontare con amore ed emozione i luoghi di coloro che ci hanno preceduto è il modo migliore per onorarne la memoria e tramandarne i valori, in una parola per non dimenticare».

Come racconta Gastel nella visita guidata su The Origin, l’edificio, costruito tra il 1898 e il 1900 e oggi conosciuto come “Villa Antica”, in famiglia veniva denominato “Villa Grande”, a dimostrazione della potenza economica e della rilevanza sociale degli Erba, che la fecero costruire. Il Parco rappresenta una rarità del territorio perché resta tuttora un raro esempio di giardino interamente pianeggiante sul Lago di Como, quasi una terrazza sull’acqua, costruito con terra di riporto su un complesso sistema di canalizzazione delle acque del lago che, una volta aperte le chiuse, ne permettevano un’agevole irrigazione.

Orticolario The Origin, la voce di Anna Gastel per Villa Erba

«Diceva Luchino: “Villa Erba è una casa che noi amiamo molto, una vera villa lombarda, tanto cara. Ci riuniremo tutti là, fratelli e sorelle e sarà come al tempo in cui eravamo bambini e vivevamo all’ombra di nostra madre” – ha continuato Anna Gastel – la tradizione è rimasta immutata anche per la mia generazione e noi sette fratelli Gastel abbiamo vissuto con i nostri cugini in un unico, grande giardino diviso solo idealmente da piante e fiori secondo il volere testamentario di Guido Visconti di Modrone, fratello maggiore di mia madre ed erede unico dell’intero complesso di Villa Erba, alla morte della madre Carla».

La visita guidata a Villa Erba con il racconto inedito di Anna Gastel rientra appieno nella filosofia di Orticolario: fare cultura del territorio, proponendo una narrazione in grado di soddisfare l’interesse di chi vuole conoscere le storie dietro ai luoghi.

«La proposta è pensata sia per i viaggiatori, che amano prepararsi per un futuro viaggio appropriandosi della memoria di un paesaggio, sia per gli spiriti curiosi che, anche da molto lontano, attraverso un’esperienza interattiva e immersiva, hanno la possibilità di conoscere da vicino la storica dimora – ha spiegato Anna Rapisarda, curatrice di Orticolario – è concepita per un modo di viaggiare colto e lento, non frettoloso e disattento, ed è ideale anche per le scuole, per fare conoscere ai ragazzi la storia del luogo e l’importanza della memoria e della narrazione, alla base della nostra evoluzione culturale».